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Doppio appuntamento col teatro dialettale al Nuovo di Dogana



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24 set 2021 20:00 25 set 2021 23:00
24 set 2021 20:00 25 set 2021 23:00
Doppio appuntamento col teatro dialettale al Nuovo di Dogana

Torna in scena Stefano Palmucci con una nuova Commedia e una nuova Compagnia in occasione delle celebrazioni del centenario della Cassa Rurale di Faetano A dispetto del Covid, che ne ha ritardato l’allestimento di oltre un anno, va in scena venerdì 24 e sabato 25 settembre al Teatro Nuovo di Dogana “La Canonica ad Faitèn”, l’ultima fatica del commediografo sammarinese Stefano Palmucci (questa volta anche nei panni dell’attore) assieme ad un nuovo sodalizio con vecchi e nuovi compagni di palco. Nel gennaio 2020 l’Ente Cassa di Faetano aveva commissionato a Palmucci una pièce sulle origini della Cassa di Faetano, ritenendo che le amene e peculiari vicende gravitanti attorno la costituzione della banca, occorsa nel 1920, fossero particolarmente rappresentative ed emblematiche del contesto storico, sociale e culturale del proprio tempo e quindi potessero ben prestarsi ad una rappresentazione dialettale. Il lavoro era stato consegnato nei tempi dovuti, ma il sorgere dell’emergenza sanitaria aveva scoraggiato ogni seguito. Il lock down non ha comunque impedito a Palmucci di inviare il proprio testo al Concorso nazionale di drammaturgia on-line “Palco, pensieri e parole”, indetto dal sito internet Teatro Amatoriale, con sede a Roma dove, intanto, si è classificato al Primo posto assoluto nella sezione “Commedie in dialetto”. Con lo scemare dell’emergenza sanitaria, il progetto è stato nuovamente messo in pista. Palmucci ha reclutato una Compagnia di nuovo corso, composta da vecchi compagni di viaggio coi quali vanta un sodalizio consolidato e nuovi attori coi quali da sempre aveva desiderato collaborare. Così, sul palco del Teatro Nuovo di Dogana, potremo ammirare Nello Casali nel ruolo del prete don Eugenio, Alida Casadei in quello della comare Cesira, Marco Schiavi sarà il cassiere Bruno e Monica Tamagnini la perpetua Pasquina, così come anche Stefano Palmieri nei panni del sacrestano Jusef e Chiara Schwagel che sarà la duchessa De Payart. Palmucci ha tenuto per sé la parte dell’avvocato Tirabassi (detto “Znov”, e scopriremo il perché). Il sodalizio di questi “magnifici sette” - ancorché estemporaneo - ha adottato il nome di “Compagnia della Corona”, anche in ossequio alle circostanze di costituzione. “La canonica ad Faitèn” intreccia vicende inventate ma verosimili in un contesto storico, sociale e ambientale rigorosissimo della Faetano d’epoca, ove convivono parimenti personaggi realmente esistiti (compresa - incredibile ma vero - la duchessa di Faetano) e personaggi inventati. Vi sono immaginate - ma fino ad un certo punto – le vicissitudini che hanno portato alla costituzione dell’Istituto bancario faetanese: la determinazione cocciuta delle scarpe grosse contro gli inganni e i sotterfugi di quelli che, dal fenomeno del piccolo credito rurale e cooperativo, avevano tutto da perdere. Tra perpetue petulanti e comari importune, sagrestani spilorci e infingardi avvocati, cassieri posticci e un’austera duchessa, un intraprendente sacerdote riuscirà a portare a casa un risultato che poi è riuscito a sopravvivere e prosperare fino ai nostri giorni. Tre atti comico-brillanti ove in alcuni passaggi la fedeltà storica deve cedere il passo a licenziose iperboli comiche, in ossequio al principio apodittico per cui la commedia dialettale, per propria natura, “deve” fare ridere. Nella vicenda narrata non mancano comunque, in seconda chiave di lettura, curiose e sinistre analogie con l’attualità, nonché – volendo – preziosi insegnamenti. Un’occasione per estraniarsi dall’attualità opprimente e tornare a ridere di gusto e divertirsi; un paio di ore della più sana e schietta allegria, assicurata dalla provata verve degli attori e dall’assoluta comicità del testo prodotto dal pluripremiato Autore sammarinese. Mai come di questi tempi, la nostra comunità ha bisogno di trovarsi e ritrovarsi attorno ai valori più autentici delle proprie radici e del proprio folklore per sfogarsi in liberatorie risate e sano divertimento. L’ingresso al Teatro Nuovo di Dogana, grazie alla produzione dell’Ente Cassa di Faetano, sarà gratuito e libero per tutti in entrambe le serate (venerdì 24 e sabato 25 settembre). È sufficiente - e già fin d’ora possibile - prenotarsi presso la Segreteria organizzativa dell’Ente medesimo al numero di telefono 338/3987208 oppure all’e-mail: centenario@ecf.sm.

L’ingresso sarà ovviamente contingentato nel pieno rispetto della normativa anti covid sammarinese. Non sono richiesti né tampone, né green pass; è invece richiesto l’uso della mascherina, che potrà essere tolta alla seduta.

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