
La Consulta per l'Informazione compie 10 anni e il valore di questo traguardo è testimoniato dall'Udienza dei Capitani Reggenti Denise Bronzetti e Italo Righi nell'Aula del Consiglio Grande e Generale, definita dal Presidente Roberto Chiesa “culla di Libertà”. Proprio la libertà - di stampa e di opinione - è l'ossigeno della democrazia e la Consulta, rimarca il Segretario con delega all'Informazione Federico Pedini Amati, “è una garanzia a tutela della professione giornalistica e della sua deontologia”. Una storia partita da un'istanza d'Arengo e dalla volontà di regolamentare un settore che – dice Chiesa - “non ha paura delle regole e che anzi, regole certe le chiedeva”. “Sono stati dieci anni impegnativi, non privi di ostacoli”- racconta.
“Abbiamo fatto qualche conquista, qualche passaggio a vuoto, però abbiamo voglia di andare avanti, consapevoli che il lavoro è ancora tanto. Abbiamo una sede adesso, quindi un punto fermo dove organizzare le operazioni; abbiamo un impegno formale che ci siamo presi anche con la Reggenza sulle fake news, quindi siamo pronti andare nelle scuole a dare una mano per cercare di sensibilizzare anche i ragazzi giovani a questo tema. Il nostro è un mestiere di servizio, quindi ci consideriamo a servizio del paese, a servizio della verità”. Proprio sulla battaglia alle fake news nell'era digitale, si sofferma Pedini Amati, che annuncia il Convegno “Catturare la verità” in programma il 31 maggio, organizzato da Consulta, Autorità garante e patrocinato dalla sua Segreteria. Appuntamento che – sottolinea – ha il più alto valore quale corso di formazione per i giornalisti italiani e sammarinesi e rientra tra gli appuntamenti segnalati al Consiglio d'Europa”. Il tema gli è a tal punto caro che supera il protocollo e chiede direttamente alla Reggenza di concedere l'Alto Patrocinio.
“C'è solo una notizia vera - afferma Pedini Amati - il mondo delle fake news è qualcos'altro e con l'intelligenza artificiale forse peggiorerà. Quindi c'è un lavoro intenso da fare, c'è un ragionamento che coinvolgerà inevitabilmente tutto il mondo del giornalismo a partire dalla Consulta, non solo di San Marino, e c'è un impegno gravoso che ci dobbiamo prendere tutti. Io me lo prendo per primo, sicuramente per mia figlia ma non solo per lei”. I Capi di Stato, ringraziati dal Presidente della Consulta per le parole “sagge e coraggiose” pronunciate nel loro discorso di insediamento, rinnovano il forte richiamo a tutti gli operatori circa l'importanza di assicurare uno scrupoloso rispetto delle regole deontologiche che governano questo quanto mai delicato settore.