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Aeroporto di Rimini-San Marino: nel 2024, 325 mila passeggeri

Aumento del 14,2% in un anno. Tirana, Cagliari, Palermo, Budapest le principali destinazioni. L'Ad Corbucci vede nel 2025 un ritorno ai livelli pre-covid

di Luca Salvatori
23 gen 2025
Aeroporto di Rimini - San Marino
Aeroporto di Rimini - San Marino

Più 14,2% rispetto all'anno scorso: 325mila i passeggeri che hanno volato nel 2024 dall'aeroporto Fellini. Lo comunica la società di gestione “Airiminum” che precisa come al 71% si tratti di voli internazionali.

A far la parte del leone le compagnie low cost, che coprono il 93% del volume, con Ryanair saldamente leader del segmento, con il 73%. La destinazione più gettonata nel 2024 è stata Tirana, seguita da Cagliari, Palermo, Budapest e Kaunas. Dopo gli italiani, gli albanesi sono stati i passeggeri più numerosi, seguiti da lituani, ungheresi, austriaci e britannici.

Airiminum sottolinea che il 2024 è stato un anno di svolta anche per le iniziative sviluppate insieme all'Apt e al Comune di Rimini. La prossima estate, grazie anche alla partnership con Easyjet, che ha scelto di concentrare l'operatività sul 'Fellini', due nuovi voli settimanali da Londra Gatwick e Basilea, con prospettive verso altri scali europei.

Con British Airways ci saranno tre voli da Londra Heatrow e, con Ryanair, un volo giornaliero da Londra Stansted, che raddoppierà il mercoledì e la domenica. Il Fellini apre inoltre al mercato tedesco con 21 voli charter, quest'estate – uno a settimana –, da Monaco.

Guardando al futuro, inoltre, ritenuta molto positiva l'aggiudicazione di “Routes Europe 2026”: Rimini ospiterà infatti uno dei principali eventi del settore aeroportuale, con oltre 1.200 delegati, in rappresentanza di 100 compagnie, 300 aeroporti europei e 50 destinazioni internazionali.

Soddisfazione da parte dell'Ad di Airiminum Leonardo Corbucci, che per il 2025 prevede di tornare ai livelli pre-covid del 2019. Avviati intanto i lavori per un impianto fotovoltaico, da 1 megawatt, in collaborazione con Sgr: già dalla seconda metà di quest'anno potrà rendere in parte autosufficiente lo scalo, rafforzandone la sostenibilità energetica, ambientale ed economica.





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