
Riunione congiunta a Strasburgo per il Gafi e il Moneyval - presieduto dal direttore dell'Aif Nicola Muccioli – i due organismi, in prima linea a livello internazionale, contro riciclaggio, finanziamento del terrorismo e proliferazione delle armi di distruzione massa. “E' stato un evento significativo – commenta il Presidente Moneyval Nicola Muccioli – soprattutto perché si sono riunite 200 delegazioni, Moneyval e Gafi, ed è stato adottato il primo rapporto di un paese Moneyval, la Lettonia, nell'ambito del nuovo ciclo di valutazione.
La metodologia è cambiata, nel senso che sono stati rafforzati i presidi legati alla trasparenza e all'azione di confisca e successivo recupero dei proventi illeciti. Oltre ad una serie di iniziative, presenti oggi negli standard, che riguardano indagini e vigilanza. La valutazione di San Marino sarà tra 3 o 4 anni e sarà focalizzata su questi nuovi standard. Sicuramente ciò che è importante, per le autorità e le istituzioni di San Marino, è definire un programma d'azione e una road map con tempi e attività da svolgere”.
La plenaria congiunta ha anche approvato modifiche agli standard del GAFI che aumenteranno la sicurezza dei pagamenti transfrontalieri, in linea con l'iniziativa del G20 volta a renderli più rapidi, economici, trasparenti e accessibili. Confermata la black list delle giurisdizioni ad alto rischio, che restano Corea del Nord, Iran e Myanmar.
“C'è poi la lista dei paesi critici, che a seguito della valutazione Moneyval – prosegue Muccioli – non sono andati bene. Nella plenaria di pochi giorni fa è uscita dalla 'grey list' la Croazia. Un successo anche per il Moneyval, che aveva l'aveva accompagnata in un processo di conformità”. Solo due le giurisdizioni del continente europeo, nelle oltre 20 in lista grigia sotto monitoraggio rafforzato: la Bulgaria e il Principato di Monaco, inserito di recente anche nella lista nera Ue per la lentezza nell’adeguarsi agli standard Gafi; la scarsa trasparenza sull’identità dei titolari effettivi delle società registrate; resistenze nella comunicazione delle informazioni fiscali verso le autorità estere.