
Attiva-Mente torna ad incalzare sul riconoscimento pieno del diritto delle persone con disabilità a lavorare, in applicazione alla Convenzione Onu ratificata da San Marino nel 2008.
“Un diritto, quello dell'inclusione lavorativa – riporta una nota - da garantire anche a chi disabile lo è diventato nel corso della sua vita lavorativa, e che avrebbe dovuto trovare nella legge, e non negli ostacoli, una risposta.
“Non si tratta di una critica rivolta alle persone attualmente impegnate ai tavoli decisionali – precisa l'associazione - è una responsabilità che si è accumulata nel tempo, attraversando governi, maggioranze e opposizioni diverse. Proprio per questo, - conclude Attiva-Mente - oggi serve una risposta all’altezza, senza indugi, che sappia superare logiche personalistiche o di parte”.