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Allarme dei pensionati: "Centri sanitari vicini al collasso"

Lunghe code, telefoni occupati, pochi medici. "Servono nuove misure organizzative e logistiche" sottolineano le Federazioni al Comitato Esecutivo ISS, che risponde: "Siamo già al lavoro per risolvere le criticità"

di Giacomo Barducci
22 set 2020
"Centri sanitari vicini al collasso": allarme dei pensionati
"Centri sanitari vicini al collasso": allarme dei pensionati

"Tutti i centri per la salute della Repubblica stanno vivendo una situazione di grosso disagio con lunghe file di attesa ed estrema difficoltà nei contatti telefonici, servono misure logistiche più efficaci". Così le Federazioni pensionati Csdl e CDLS che nei giorni scorsi hanno incontrato il Comitato esecutivo ISS.

Nelle zone periferiche, sottolineano le Federazioni, si è verificata la riduzione delle ore di presenza dei medici o addirittura la chiusura del centro sanitario, facendo confluire i pazienti in altri centri come Borgo Maggiore e Murata. Al tavolo si è parlato anche della riapertura del centro “Vivi la Vita” di Serravalle e della situazione del centro diurno di Borgo Maggiore. “Capiamo i rallentamenti causati dall'epidemia – evidenzia il Segretario della FUPS CsdL Elio Pozzi – ma occorre risolvere questi problemi al più presto”.

"Quello con le federazioni pensionati è stato un incontro proficuo - sottolinea il Direttore amministrativo dell'ISS Marcello Forcellini - ci stiamo già muovendo per risolvere le criticità". Per il centro Vivi la Vita, aggiunge, i lavori sono praticamente conclusi e già dalla prossima settimana dovrebbe essere nuovamente agibile. "Per cercare di agevolare le categorie più fragili, inoltre, stiamo riorganizzando i front office dell'ospedale che coinvolgerà anche la libera professione dei medici".

Nel servizio le interviste a Elio Pozzi (Segretario FUPS-CSdL) e Marcello Forcellini (Direttore Amministrativo ISS)


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