Dopo le opposizioni, la Segreteria Territorio, ha incontrato i sindacati per un confronto sull'emergenza casa. Nel progetto di legge si va dal "reperimento di immobili attraverso progetti in sinergia con il privato a modifiche in materia di edilizia sovvenzionata e, per casi specifici, si pensa a contributi in conto interessi con garanzia dello Stato".
“Il tema è di tutti – aveva già sottolineato il Segretario Matteo Ciacci -. Con i sindacati c'è una sostanziale condivisione sulla necessità di un intervento puntuale e veloce - continua il segretario - .Ci sarà un imminente incontro con Cassa Edile ed un lavoro di sinergia con Banca Centrale per una ricognizione degli gli immobili in pancia alle banche”. E' stato emesso un Bando pubblico per il reperimento, con contratto in locazione, di immobili ad uso abitativo da assegnare temporaneamente per Edilizia Sociale e Sovvenzionata.
"Consideriamo questa un prima risposta per tante famiglie in condizioni di grave bisogno - commenta Enzo Merlini, segretario CSDL - ma rimane il nodo affitti e mutui. E' necessario creare un sistema di incentivi e disincentivi per calmierare la speculazione sui canoni".
"Vogliamo una distinzione tra emergenza e prospettiva - ha commentato Milena Frulli, segretaria CDLS - Abbiamo casi di persone sfrattate che non hanno una alternativa e chiediamo scelte di maggior coraggio. Lo Stato si deve fare carico di queste fragilità".
Riguardo al mutuo prima casa si punta ad un aumento del contributo dello Stato per il rimborso in conto interessi oltre alla reintroduzione della garanzia pubblica per situazioni specifiche: giovani under 40, reddito imponibile pro capite basso, abitazioni inferiori ai 100mq e per mutui non superiori ai 250.000 euro. I tre sindacati condividono la proposta di riportare la garanzia dello Stato sul mutuo ma dicono "no a criteri troppo restrittivi e guardano con favore all'effetto di abbattere i tassi di interesse".
Le linee di indirizzo del progetto di legge prevedono anche la revisione delle disposizioni in materia di residenze atipiche, con innalzamento a 120.000 euro del reddito e a 500.000 per il patrimonio disponibile. CSDL e USL chiedono che la norma venga abrogata mentre la CDLS che "immobile e reddito siano requisiti entrambi necessari".
"Siamo soddisfatti del coinvolgimento, abbiamo colto delle dinamiche convergenti - ha commentato Francesca Busignani, segretaria USL -. Chiediamo attenzione sulle soglie per i mutui prima casa e in prospettiva di pensare anche a degli incentivi per l'acquisto di case in castelli periferici, come Chiesanuova, che rischiano di spopolarsi".