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La Csdl lancia l'allarme redditi: "La perdita del potere d’acquisto incide sulla denatalità"

"I redditi nell'edilizia hanno perso il 18,9% del potere d’acquisto lordo". E chiede di rinnovare i contratti su basi diverse

di Monica Fabbri
19 mag 2025

C'è una correlazione tra denatalità e perdita del potere d’acquisto: ne è convinta la Csdl, che – dati alla mano – parla di "vera e propria emergenza". Il calo delle nascite è sotto gli occhi di tutti e domina il dibattito politico. Il 50% in meno di nuovi nati rispetto alle medie di un decennio fa interrogano su cause e risposte. “Spesso sentiamo affermare che la denatalità è un problema prevalentemente di carattere culturale” – scrive il sindacato - “riteniamo invece che il calo dei redditi reali incida pesantemente”. Insomma, guai a sottovalutare il fattore economico. Non a caso – fa notare la Csdl - nei Paesi che hanno investito ingenti risorse per sostenere i redditi ed i servizi in favore delle famiglie la flessione è molto meno accentuata. Da qui la richiesta di aprire al più presto il confronto sul tema, traendo spunto dalla relazione recentemente presentata dalla Segreteria di Stato per la Famiglia. La Confederazione sammarinese del lavoro lancia l'appello per un rinnovo dei contratti su basi diverse rispetto agli ultimi anni, “fatta eccezione per i settori industriale ed artigianale, che pure non hanno retto totalmente il passo dell’inflazione”. La Csdl fa parlare i numeri: negli ultimi anni i redditi nell'edilizia hanno perso il 18,9% del potere d’acquisto lordo, “ma la gran parte degli altri contratti è poco distante”. “Se consideriamo che, nel medesimo periodo, sono stati incrementati i contributi a carico dei dipendenti del 3,4% e sono aumentate le imposte dirette – continua la Csdl - siamo di fronte ad una vera e propria emergenza redditi”. A cui si aggiunge il costo degli affitti, schizzati alle stelle dalla scelta che il sindacato definisce “scellerata” delle residenze atipiche a fiscalità privilegiata. Per le giovani coppie la scelta di avere figli – conclude - non è affatto libera, salvo che non si abbiano alle spalle famiglie benestanti che possano dare una mano.





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