
Cresce il malcontento tra i medici dell’Istituto per la Sicurezza Sociale. Dopo due incontri con il Segretario di Stato alla Previdenza, Stefano Canti, e l’assemblea del 18 giugno, la delegazione dei medici ISS denuncia il mancato rispetto degli impegni da parte del Governo.
In particolare, il documento annunciato dallo stesso Canti – contenente le ipotesi di riforma per rispondere alle richieste avanzate da 85 camici bianchi – non è mai stato consegnato. Le richieste riguardano la riforma previdenziale per rendere più attrattiva e sostenibile la professione medica nel settore pubblico, e la modifica dello statuto dell’Ordine dei Medici, che ad oggi esclude i medici dipendenti ISS dalla possibilità di essere eletti nel Direttivo.
"Non si può andare avanti con questo assordante silenzio istituzionale", affermano i medici Agostino Ceccarini, Alessandra Zannoni e Nicola Amelio, firmatari della nota. Ora si valuta la convocazione di una nuova assemblea per decidere le azioni da intraprendere, compresa una possibile mobilitazione nei luoghi di lavoro e un ricorso alla Corte Europea.
Anche il presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri, Massimo Montanari, aveva ribadito la necessità di affrontare con urgenza entrambi i nodi: previdenza e rappresentanza. La delegazione medica chiede risposte immediate e concrete, dopo anni di rivendicazioni che, affermano, sono rimaste inascoltate.