
Il Rifugio APAS di San Marino ha accolto nel 2024 un totale di 263 animali, tra cui 57 cani, 203 gatti e 3 di altre specie, segnando una diminuzione del 9% rispetto all'anno precedente. Analizzando i dati, emergono luci e ombre nella gestione del randagismo nel territorio.
Cani: rinunce di proprietà ancora preoccupanti
Tra i 57 cani arrivati, 20 sono stati rinunce di proprietà, 20 cani smarriti restituiti ai proprietari e 2 randagi. Altri 13 cani hanno trovato ospitalità temporanea per stallo, mentre 2 sono stati riconsegnati dopo adozione. Nel 2024, nessun cane è deceduto. Le uscite dal rifugio ammontano a 55 unità: 35 adozioni e 20 restituzioni ai proprietari. Il fenomeno delle rinunce di proprietà, benché meno drammatico dell’abbandono, rimane una criticità che merita attenzione.
Gatti: Randagismo fuori controllo
Nel 2024, sono arrivati al Rifugio 203 gatti, di cui ben 179 sono stati affidati in adozione (149 cuccioli e 30 adulti). Tuttavia, i 22 decessi (18 adulti e 4 cuccioli) confermano la fragilità di molti ingressi. Il randagismo felino è una sfida aperta, complice la mancanza di gattili fuori territorio, le temperature elevate che prolungano i periodi riproduttivi, e una scarsa propensione alla sterilizzazione da parte dei proprietari, spesso per motivi economici o culturali.
Presenze al 31/12/2024
A fine anno, il Rifugio ospitava 89 animali (-2 rispetto al 2023): 72 gatti (in lieve calo) e 17 cani (in aumento di un’unità).
Se il randagismo canino appare in miglioramento grazie a sterilizzazioni e maggiore consapevolezza, quello felino rimane una piaga, alimentato da cucciolate incontrollate e ingressi da fuori confine. APAS richiama l’attenzione sulla necessità di promuovere campagne di sterilizzazione e responsabilità verso gli animali domestici per arginare un fenomeno complesso ma non irrisolvibile.