San Marino: l'oltraggio ai 'nostri cari', tombe prese di mira per rame, angeli e fiori (anche finti)
Il reato di furto e danneggiamento dei sepolcri è punito dalla legge con la prigionia di secondo grado
Rubare nei cimiteri, vandalizzare o danneggiare, è un reato penale, punito dalla legge sammarinese, eppure questa brutta pratica non si è mai interrotta nel corso degli anni e a nulla sono servite le segnalazioni di cittadini che vedono le tombe dei loro cari depredate, o degli addetti alle strutture.
Ma cosa viene rubato di più? Il rame, innanzitutto, tanto che spariscono vasi e tubature: si tratta di un metallo prezioso con il quale fare soldi facili. Tanto che oltre 10 anni fa da Montegiardino sparirono le grondaie, con regolare denuncia alle forze dell'ordine. Nessun colpevole, in quel caso. Il camion arrivato da fuori caricò il bottino per poi sparire.
A sparire sono anche oggetti, soprattutto se di valore: vere e proprie razzie di angeli o piccoli ricordi. Poi c'è chi arriva sprovvisto di fiori e, strada facendo, li raccoglie dalle tombe più 'provviste', formando il mazzo da portare in ricordo.
Alcuni cittadini, di recente sui gruppi social, hanno segnalato anche il furto di fiori finti. Piccoli atti, sparizioni che colpiscono più il cuore del portafoglio, e che lasciano interdetti, soprattutto per l'oltraggio fatto ai propri cari.
Una situazione che al momento non ha però soluzione: uno dei problemi è legato alle 8 aree di sepoltura, tutte aperte, anche di notte, tranne Montalbo; e senza sistema di videosorveglianza. Facile preda dei malintenzionati.
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