Il no deciso di San Marino alla pena di morte
La Repubblica ricorda i passi compiuti e riceve il plauso dell’assemblea del Congresso organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio sull’abolizione della pena di morte
È un applauso di sentito apprezzamento quello che è partito spontaneamente all’indirizzo della Repubblica di San Marino dai partecipanti al 14° Congresso “No Justice without Life” organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio. Il Segretario di Stato alla Cultura, Teodoro Lonfernini, ha ricordato nel suo intervento come San Marino sia stato tra i primi Paesi al mondo ad abolire la pena di morte, depennata per reati ordinari nel 1848 e cancellata definitivamente nel 1865. “La sua ultima applicazione – ha sottolineato – porta la data del 1677 anche se alcune fonti storiche sostengono che l’ultima pena capitale sia stata eseguita molto prima: nel 1468”. Di qui il gesto di compiacimento degli esponenti di alto livello delle istituzioni internazionali, ministri e attivisti provenienti da tutto il mondo, riuniti a Roma per rilanciare l’impegno globale in difesa della vita. “Forte di questo primato – ha rimarcato il Segretario Lonfernini – la nostra Repubblica non manca di far sentire la propria voce in ambito internazionale per rafforzare la convinta mobilitazione contro tale pratica, combattendo la virtuosa battaglia per la vita, e quindi per un mondo senza più pena di morte”. San Marino ha recepito i maggiori strumenti multilaterali adottati al riguardo: il protocollo alla convenzione europea sui diritti dell’uomo del 25 aprile del 2003 e il secondo protocollo opzionale al patto internazionale sui diritti civili e politici del 17 agosto 2004, mentre nel dicembre 2008, ha offerto il suo fattivo contributo alla storica approvazione della risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per una moratoria sull’uso della pena di morte, e prosegue tuttora nel sostenere e promuovere ogni iniziativa utile al raggiungimento di una effettiva moratoria universale. Al plauso generale per la posizione sammarinese, si sono aggiunti gli apprezzamenti del Vice Presidente del Consiglio, Antonio Tajani e del Ministro degli Esteri della Confederazione Svizzera, Ignazio Cassis, presenti all’importante assise e si è avuta l’occasione di salutarsi cordialmente.
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