La Segreteria di Stato per gli Affari Interni e la Funzione Pubblica e la Direzione Generale della Funzione Pubblica comunica l’avvio del progetto di Indagine sul Benessere Organizzativo nella Pubblica Amministrazione per l’anno 2024, con il primo incontro di formazione avvenuto mercoledì 22 maggio, presso l’Aula Magna Lanfranco Ferroni, tenuto dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Ing. Eleonora Guidi e dal Medico del lavoro Dott.ssa Francesca Masi, alla presenza del Direttore della Funzione Pubblica Avv. Manuel Canti e dei Dirigenti della Pubblica Amministrazione.
Direttore della Funzione Pubblica Avv. Canti, può spiegare ai lettori in che cosa consiste il progetto?
“Il progetto si colloca nel solco degli interventi ed iniziative previste nel recente Accordo Governo- Organizzazioni Sindacali per il rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro del Pubblico Impiego ed è finalizzato a perseguire il benessere fisico, psicologico, sociale e motivazionale dei lavoratori. Rispetto alle indagini condotte negli anni precedenti, la Direzione Generale della Funzione Pubblica ha deciso, attraverso la collaborazione con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e con la UOS Sorveglianza Sanitaria, di svolgere una più approfondita analisi nell’ambito delle politiche ed azioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Nello specifico sarà svolta una valutazione dell’esposizione dei lavoratori a rischi di natura trasversale quale il rischio dello stress da lavoro correlato.”
Perché valutare il rischio SLC?
“Numerose indagini confermano la diffusione e la maggiore esposizione al rischio di stress lavoro- correlato rispetto ad altri rischi per la salute e la sicurezza. Lo stress lavoro correlato risulta cruciale nell’incidere negativamente sulla performance e nel creare ed amplificare la disfunzione organizzativa. Il quadro normativo italiano e l’Accordo Quadro Europeo dell’8 ottobre 2004 individuano lo stress di lavoro correlato come uno dei rischi oggetto di valutazione ed adeguata gestione. Nonostante l'assenza di una normativa specifica a San Marino sul tema, si è ritenuto opportuno intraprendere questa ulteriore valutazione per garantire una maggiore tutela dei lavoratori. Questo percorso rappresenta al contempo, un’opportunità per sviluppare una cultura sulla prevenzione del rischio SLC, promuovendo un percorso di consapevolezza e miglioramento generale.”
Da chi e come verrà svolta l’indagine?
“In accordo con l’RSPP della Pubblica Amministrazione, la DGFP ha deciso di adottare, ai fini della strutturazione del progetto, la metodologia proposta dal Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro e Ambientale dell’INAIL. Si tratta di un metodo basato su approcci e procedure scientificamente fondate e sviluppato attraverso una fitta rete di collaborazioni internazionali e nazionali. La metodologia INAIL permette di effettuare la valutazione del rischio SLC secondo un percorso valutativo e gestionale validato, declinabile sui bisogni specifici della realtà organizzativa. Il progetto vede il coinvolgimento e la partecipazione attiva e integrata dei lavoratori e delle figure della prevenzione, come i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza.”
Cosa è stato trattato in questo primo incontro?
“In questa prima sessione sono state illustrate le norme e le nozioni fondamentali nell’ambito della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e sono state approfondite le attività operative che i Dirigenti sono chiamati a svolgere nella prima fase di valutazione preliminare del rischio SLC, nell’arco dei prossimi cinque mesi. È stato un primo incontro funzionale alla predisposizione e condivisione del progetto con la Dirigenza, ponendo le basi per una collaborazione efficace e costruttiva.”
Quali sono i prossimi step?
“A questo primo incontro seguirà l’avvio della fase preliminare, che prevede un processo di valutazione della presenza del rischio SLC, l’identificazione delle cause e le relative misure correttive da adottare. È altresì in trattativa l’Accordo tra la Pubblica Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali per le procedure di nomina degli RLS nel Settore Pubblico Allargato.” Si tratta di un progetto di lunga durata, sviluppato anche in considerazione del percorso in atto di Associazione all'Unione Europea che riguarderà la Pubblica Amministrazione e che sarà successivamente esteso nel prossimo anno anche alle Aziende Autonome di Stato ed agli Enti Pubblici.