Tutelare la salubrità del nostro territorio e la salute dei cittadini. Questo è il significato dell’istanza d’arengo sull’agricoltura, che il Consiglio Grande e Generale ha approvato nella seduta del 18 gennaio scorso.
Apprezziamo il riferimento del Segretario Stefano Canti sull’immensa quantità di leggi e regolamenti che disciplinano l’uso di sostanze chimiche e fitofarmaci nella coltivazione di prodotti ortofrutticoli. Rimane il fatto che molte aree a ciò destinate, sono quanto di meno si possa definire “naturale”, né tanto meno “bio”.
In queste aree, infatti, sono scomparsi tutti gli animali da terra, i volatili stanziali e perfino gli insetti impollinatori. Ora ci chiediamo: quanto fanno bene alla salute umana quei prodotti coltivati su terreni dove non esiste altra forma di vita?
Per questo, la nostra istanza chiede maggiori controlli, che non dovranno limitarsi alla passeggiata sui campi per verificare in maniera empirica i comportamenti dell’agricoltore, ma dovrebbero prevedere la frequente e continuativa raccolta di campioni di terreno e di acque, proprio per verificare la presenza di pesticidi e di altre sostanze chimiche.
Sarebbe importante trovare il giusto equilibrio tra le esigenze di reddito e il dovere di tutelare la salute umana.
Con l’approvazione dell’istanza d’arengo, speriamo davvero che ciò avvenga in maniera sistematica. Perciò ringraziamo tutti i Consiglieri che hanno garantito il risultato con il loro sì!
Comunicato stampa
I cittadini firmatari dell’istanza d’arengo sull’agricoltura