San Marino vota la risoluzione che chiede la fine dell’occupazione israeliana nei territori palestinesi; la soddisfazione di Libera

San Marino vota la risoluzione che chiede la fine dell’occupazione israeliana nei territori palestinesi; la soddisfazione di Libera.

Nella giornata di mercoledì 18 settembre, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che chiede la fine dell’occupazione israeliana entro 12 mesi nei territori palestinesi con 124 paesi a favore tra cui San Marino, 14 contrari e 43 astensioni fra cui diversi Paesi europei. In estrema sintesi, nel testo della risoluzione si chiede anche la cessazione di nuovi insediamenti, la restituzione delle terre e delle proprietà sequestrate e la possibilità di ritorno dei palestinesi sfollati. Inoltre, la risoluzione chiede che Israele paghi un risarcimento ai palestinesi per i danni causati dalla sua occupazione, invitando i Paesi a prendere provvedimenti per impedire il commercio o gli investimenti che mantengono la presenza di Israele nei territori. La risoluzione deriva da un parere consultivo della Corte internazionale di giustizia - la massima corte delle Nazioni Unite - che ha stabilito che la presenza di Israele nei territori palestinesi è illegale e deve cessare. Libera rileva con orgoglio la posizione tenuta dalla Repubblica di San Marino tra i paesi che hanno sostenuto la risoluzione. Un’ulteriore dimostrazione dei passi in avanti che il nostro Paese sta facendo e a pochi giorni dall’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio Grande e Generale dell’ordine del giorno che impegna il governo ad avviare concretamente il percorso di riconoscimento dello Stato della Palestina. Libera da sempre sostiene il principio di autodeterminazione del popolo Palestinese, che vive sotto occupazione militare da parte dell’esercito israeliano e crede nel reciproco riconoscimento dei due Stati, elementi imprescindibili per raggiungere la pace in un territorio che vede oggi purtroppo la popolazione civile costretta a vivere in condizioni disumane, migliaia di bambini morire o essere mutilati dalle bombe lanciate su Gaza. La Comunità internazionale sta dando un chiaro segnale di supporto al popolo Palestinese e Libera auspica di arrivare al più presto al riconoscimento dello Stato della Palestina nel rispetto del principio di “due popoli e due Stati”.

c.s. Libera

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