Nuovo episodio di avvelenamento di una cagnolina a San Marino Città, l’ultimo di una serie di episodi simili. Ne dà notizia su Facebook il proprietario, noto in Repubblica per avere una attività in centro storico. Il cane stava passeggiando in zona via del Voltone quando ha mangiato una esca avvelenata che è, purtroppo, risultata letale.
In un post su Facebook l'ex consigliere Marco Nicolini invita a riflettere oltre gli sfoghi sui social e le richieste di pene più severe, sottolineando che le norme già esistono e vanno applicate. Secondo Nicolini "in un'area tanto ristretta come San Marino Città, dove tutti sanno se il tizio Tal de' Tali si è fumato una sigaretta sul terrazzo e a che ora, non si riesce a mettere le mani su questo maledetto psicopatico, il fallimento è generale e le responsabilità le dobbiamo prendere tutti sulle spalle: amministratori, polizia, cittadinanza". Il post si conclude con l’appello a chiunque abbia informazioni utili: è necessario rompere il silenzio e abbandonare la tipica riservatezza locale per denunciare quanto si sa.
I primi casi di avvelenamento di cani in Città risalgono al 2011 quando esce avvelenate furono gettate in parchi pubblici e giardini privati. Purtroppo due cani morirono e venne anche sospesa la 29esima esposizione internazionale canina che avrebbe dovuto tenersi in quei giorni.
Dopo diversi anni di tregua, nel 2022 in zona Monte Cerreto si verificarono altri 7 avvelenamenti di cui 3 fatali. In quel caso intervenne anche l'Associazione italiana difesa animali e ambiente con una ricompensa per chi avesse contribuito a rintracciare il responsabile.
Dal canto loro, le istituzioni vararono un decreto legge, al quale fa riferimento Nicolini nel suo post, che ha inasprito le pene sul maltrattamento di animali.