Logo San Marino RTV

Seviziò il proprio cane, patteggia 6 mila euro

"Togo non ha avuto giustizia" amareggiata Apas ribadisce l'urgenza di una revisione della norma che punisce chi maltratta gli animali

di Sara Bucci
11 mar 2025

6 mila euro, con la concessione dei benefici di legge, più il risarcimento ad Apas per le spese di costituzione di parte civile. Le volontarie dell'associazione sammarinese protezione animali si sono presentate con la scritta “giustizia per Togo”, ben sapendo però che l'Alaskan Malamute ritrovato a fine ottobre dello scorso anno in condizioni disperate, in un cassonetto, dopo essere stato massacrato e seviziato dal suo padrone, non avrebbe potuto trovarla nel tribunale di San Marino.

Che il vero nodo di questo processo, sfociato in un patteggiamento così come prevede la legge in questo tipo di condotta, sia una norma da rivedere è emerso dalla stessa premessa del commissario della Legge Vico Valentini e l'amarezza nelle parole dell'avvocato di Apas, Maria Selva aprono alla speranza che un episodio di così forte impatto sull'opinione pubblica - tanto che abbiamo scelto di non pubblicare il nome del giovane imputato - possa aprire la strada al cambiamento.

La norma che punisce chi maltratta, abbandona, trascura o uccide un animale a San Marino risale al 2003. Apas chiede una revisione urgente, prevedendo una recrudescenza delle pene così come è avvenuto in italia, dove è prevista reclusione fino a 18 mesi e multe fino a 30 mila euro per chi uccide o maltratta un animale. Qualcosa si sta muovendo, comunque. Anche a San Marino Al centro della commissione giustizia, un mese fa, la stretta nel codice penale su chi maltratta gli animali.

Intanto Togo, che venne salvato dall'incontro fortuito di un passante, mentre il padrone cercava di disfarsene dopo le sevizie, è ancora affidato ad Apas. In attesa di una famiglia che lo accolga.

Nel video l'intervista a Maria Selva, avvocato di Apas e Stefania Paoletti, vice Presidente Apas 






Riproduzione riservata ©