Il LAB dovrebbe essere “il primo museo della loro vita” perché i più piccini possano crescere conoscendolo: una sorta di imprinting... Spazio educativo atto al gioco creativo in un viaggio di 400 m2 e 5 stanze dell'immaginazione al dovere (di conoscere e sapere): STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) con leggerezza. Si va dai cerchi, triangoli, e morbide forme al bosco di gommapiuma paesaggistico. Teatro di luce e forme fantastiche anche interattive da ricavare direttamente dal percorso museale con l'aiuto della famiglia, staff e artisti. Sagome che invitano soprattutto ad ascoltare: niente male! per il mondo di oggi. Step successivo: imparare a raccontare (la sceneggiatura quasi fosse il copione dei giochi). Ci si muove tra analogico e digitale non senza il senso logico del reale: toccare, assaggiare, sperimentare. Perché per essere liberi bisogna condividere, e amare, tutto.