
“L'uomo calamita” è il supereroe (magnetico) dell'assurdo che combatte l'assurdità del Nazifascismo (contro tutte le guerre). Lo fa da disoccupato perché il suo circo è stato sgomberato con le leggi razziali. Costantini-Wu Ming (che significa “senza nome”)-Cirro sono 3 componenti ben al di là della somma... Lo spunto letterario parte dalle Brigate circensi partigiane costituite da soli rom e sinti tra Emilia e Veneto. L'opposizione resistente al regime totalitario fu anche degli artisti del circo che lavoravano in strada e di sera sabotavano il nemico. Lo spettacolo è narrazione, recitazione e musica, in un atto poetico e metafisico. L'UOMO CALAMITA nasconde un segreto: sperimentazione e artigianalità cioè LIBERTÀ.