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Abusi alla casa di riposo di Mondaino, la titolare patteggia

Maltrattamenti e negligenze su 36 anziani: 2 anni di lavori utili, tre operatori a processo con accuse gravissime

29 nov 2024
Abusi alla casa di riposo di Mondaino, la titolare patteggia

Nel dicembre 2018, un blitz dei Nas ha svelato condizioni disumane nella casa di riposo "La collina" di Mondaino. Trentasei anziani, denutriti e trascurati, vivevano in uno stato di grave abbandono, con personale insufficiente e strutture inadeguate. L’inchiesta, denominata "La collina degli orrori", partì da una segnalazione dell’Ausl e portò all’arresto della titolare, Maria Luisa Bulli, e del suo collaboratore principale, con altri cinque operatori sociosanitari indagati.

Le accuse includevano abbandono di incapaci, maltrattamenti, abuso di mezzi di correzione e truffa. Durante l’indagine, emersero episodi di somministrazione impropria di tranquillanti, cibo razionato, farmaci salvavita mancanti o scaduti, e abusi fisici documentati, tra cui percosse e minacce agli ospiti. Inoltre, 50 accessi al pronto soccorso per sospette "cadute accidentali" alimentarono i sospetti su maltrattamenti sistematici.

La titolare, già coinvolta in un caso analogo nel 2001, ha patteggiato una pena di 2 anni, convertita in lavori di pubblica utilità. Tre operatori dovranno affrontare il processo nel 2024, mentre un quarto è stato assolto e le posizioni di altri due sono state stralciate.

Il blitz evidenziò una realtà sconvolgente: anziani lasciati vagare senza controllo, casi gravi di piaghe da decubito, e due ospiti trasportati d’urgenza in ospedale. Nonostante la difesa della Bulli, che si era detta dedita al benessere degli anziani, le prove raccolte dipingono un quadro di abusi e negligenze.





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