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Accordo pandemico dell'Oms, l'Italia si astiene

Critica l'opposizione: "Il governo continua a strizzare l'occhio a posizioni anti scientifiche e no vax"

di Francesca Biliotti
20 mag 2025

All'accordo dell'Oms sulle pandemie, il primo del suo genere al mondo, adottato a Ginevra dopo tre anni di negoziati, per rafforzare l'architettura sanitaria globale su prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie, includendo anche l'accesso equo e tempestivo a vaccini, terapie e strumenti diagnostici, l'Italia si è voluta astenere insieme ad altri dieci Stati membri: tra questi Iran, Israele, Russia, Slovacchia e Polonia.

Fonti italiane fanno sapere che con l'astensione l'Italia “intende riaffermare il principio della sovranità degli Stati nell'affrontare i casi di salute pubblica”. Mentre la maggioranza plaude alla scelta che ribadisce la sovranità di ogni Stato, dall'opposizione arrivano critiche preoccupate: “Scelta incomprensibile e antistorica”, per l'ex ministra della Salute Lorenzin, mentre per il deputato del Pd De Luca “L'esecutivo dimostra, ancora una volta, di prestare il fianco alla peggiore propaganda anti scientifica, oscurantista e no vax”.

Un altro allarme, ma stavolta sul Pnrr, è arrivato dall'Autorità Anticorruzione, per bocca del presidente Busia che ha presentato la relazione annuale in Parlamento.

Sono 23 infine i candidati impresentabili alle elezioni amministrative del 25 e 26 maggio secondo il codice di autoregolamentazione delle candidature, approvato dalla commissione Antimafia. Per le elezioni di Genova non vi sono impresentabili, mentre ne sono stati individuati 5 per quelle di Taranto.

Nel video l'intervento alla Camera dei Deputati di Giuseppe Busia, presidente Anac





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