Logo San Marino RTV

Capodanno di sangue a Villa Verucchio: chiesta l'archiviazione per il maresciallo Masini

È indagato per eccesso di legittima difesa dopo aver ucciso il 23enne egiziano Muhammad Sitta che la sera di capodanno aveva accoltellato quattro persone.

di Giacomo Barducci
17 giu 2025

La Procura della Repubblica di Rimini ha chiesto l’archiviazione dell’indagine nei confronti del maresciallo Luciano Masini, il carabiniere che la notte di Capodanno sparò e uccise Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta, 23enne egiziano, a Villa Verucchio. Lo riporta il Corriere Romagna, spiegando come per la Procura non sussistano gli estremi per il rinvio a giudizio: il militare avrebbe agito per legittima difesa, senza alternative concrete.

Secondo la ricostruzione, Sitta, armato di coltello, aveva già ferito quattro persone – due giovani di 18 anni e due anziani – prima dell’intervento delle forze dell’ordine. Quando il maresciallo Masini si trovò di fronte il giovane, cercò in ogni modo di fermarlo: nel video ripreso da un cellulare, ritenuto prova chiave e inoppugnabile dagli investigatori, si sentono distintamente le urla del carabiniere: “Fermati, ma cosa stai facendo? Vuoi proprio morire? Fermati per favore”, mentre arretrava incalzato dal 23enne in evidente stato di alterazione, che pregava in arabo con un Corano e una misbaḥah in mano.

Masini tentò prima con alcuni spari alle gambe, ma Sitta non si fermò. Solo quando l’aggressore era a meno di mezzo metro, il maresciallo esplose cinque colpi, uccidendolo. Inizialmente indagato per eccesso colposo di legittima difesa, Masini è stato assistito dall’avvocato Tommaso Borghesi.

I genitori del giovane, rimasti in Egitto, avevano commentato: “Muhammad ha sbagliato, ma ha pagato con la vita.” I familiari, difesi dall’avvocato Alvaro Rinaldi, potrebbero ora opporsi alla richiesta di archiviazione.





Riproduzione riservata ©