
Da sempre un punto di riferimento, la figura del Carabiniere; sommando in sé il ruolo di pilastro della legalità ad una spiccata vocazione sociale: spesso si tratta infatti del primo interlocutore della cittadinanza. Concetti ribaditi ieri dal Comandante Provinciale, nel corso delle celebrazioni per il 211esimo della fondazione dell'Arma. Suggestiva la cerimonia in Piazza Malatesta, preceduta dall'omaggio ai Caduti. Presenti il Prefetto; le Autorità civili e militari; oltre ad una moltitudine di realtà associative vicine a questa Istituzione. Consegnati riconoscimenti. E' stata anche l'occasione per un bilancio dell'attività operativa nella Provincia. Registrato un calo complessivo della cosiddetta “delittuosità”; seppure i numeri restino significativi, vista anche la pervasività di fenomeni di microcriminalità specie nel periodo estivo. L'Arma ha infatti proceduto per un totale di 15.531 delitti, pari all'88% di quelli denunciati nel Riminese. Impiegate quasi 20.000 pattuglie; oltre 9.000 gli interventi, a seguito di più di 80.000 richieste. Sul fronte del contrasto dei reati in materia di stupefacenti numeri altrettanto eloquenti: 139 arrestati; 145 denunce in stato di libertà; e operazioni di forte impatto come quella dei Carabinieri di Riccione che ha portato al sequestro di più di 2 quintali di cocaina. Complessivamente sono state 424 le persone arrestate negli ultimi 12 mesi. Ribadito l'impegno nel contrasto alla violenza di genere; anche in termini di prevenzione. Fra le iniziative la “Stanza tutta per sé”, e i corsi introduttivi alla difesa personale. Oltre ad una capillare opera di diffusione della cultura della legalità nelle scuole, con percorsi didattici che hanno coinvolto circa 4.800 studenti. Massima attenzione anche ad un reato particolarmente vile: le truffe agli anziani. Fondamentale anche in questo caso informare e prevenire; da qui incontri nelle Parrocchie e nei centri di aggregazione.