
La presidente del Consiglio ha preso parte alla cerimonia per il 173° anniversario della fondazione della Polizia di Stato, accolta dal ministro dell'Interno Piantedosi e dal capo della Polizia Vittorio Pisani, presenti anche i presidenti del Senato La Russa e della Camera Fontana. Meloni ha ricordato l'approvazione del nuovo decreto sicurezza, “per rafforzare strumenti e tutele per le forze dell'ordine, un impegno concreto al fianco di chi lavora ogni giorno per difendere i cittadini”.
Per l'opposizione è un decreto che viola i diritti, come sostiene il senatore Walter Verini, Partito Democratico, che lamenta anche la trasformazione da disegno di legge in decreto, strumento solitamente usato in casi di urgenza, “ma se davvero ci fosse stata – chiede – perché non hanno fatto un decreto diciotto mesi fa? Sono norme gravi – spiega – che colpiscono il diritto di manifestare e contribuiranno ad aggravare il drammatico sovraffollamento delle carceri, visto che istituiscono 14 nuovi reati senza aggredire le cause della criminalità”.
In Parlamento Giuseppe Conte, che ha attaccato la maggioranza per il piano di riarmo “che porterà solo più indebitamento” ha detto, è tornato sui dati della produzione industriale.
E a proposito di conti, dopo il via libera al Documento di finanza pubblica il ministro dell'Economia Giorgetti ha ammesso che le stime di crescita sono state dimezzate.
Ha scatenato i malumori dei diretti interessati, infine, la sentenza della Consulta che dichiara incostituzionale la legge della Regione Campania che consentiva al presidente di candidarsi per un terzo mandato dopo due consecutivi già svolti. In questo modo non solo De Luca, che ha parlato di tesi strampalata, ma anche Luca Zaia vede sbarrarsi la porta.