
“Credo che Santanchè stia valutando, sono sicuro che lo farà bene”: le parole del presidente del Senato La Russa riaprono il caso della ministra rinviata a giudizio, le cui dimissioni vengono chieste a gran voce dalle opposizioni, ed erano state date per scontate in settimana. La stessa ministra del Turismo, intercettata alla Fiera Motor Bike di Verona, ha ribadito di non aver mai detto di voler dare le dimissioni in caso di rinvio a giudizio sulle false comunicazioni, “ho sempre detto – ha spiegato – che avrei fatto un passo indietro se fossi stata rinviata a giudizio sulla cassa integrazione, perché ne capisco le motivazioni politiche. Sul falso in bilancio – ha proseguito – non c'è dolo, non c'è danno e sono certa che sarò assolta, per cui sono assolutamente tranquilla”. Secondo più fonti invece, Santanchè e Giorgia Meloni avrebbero avuto un faccia a faccia di un'ora, che poteva portare a una svolta, prima della riunione del Consiglio dei ministri, che però è durata appena venti minuti e, pare, senza affrontare il tema. Non è detto che le due non si incrocino in Arabia Saudita, per la tappa dell'Amerigo Vespucci. Ma c'è chi giura che si stia già studiando una exit strategy, magari con una staffetta al Senato, il capogruppo di Fratelli d'Italia Lucio Malan prenderebbe il posto di Santanchè, che diverrebbe nuova capogruppo. E mentre si apprende che a Palazzo Chigi è stato ricevuto il fratello minore di Elon Musk, accompagnato da Andrea Stroppa, il referente italiano del miliardario, continuano le tensioni tra governo e magistratura sulla riforma della giustizia. Domani, in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario nelle Corti d'Appello, i togati vorrebbero uscire dall'aula, Costituzione alla mano, non appena il ministro della Giustizia Nordio prenda la parola.
Nel video l'intervista a Antonio Misiani, senatore Partito Democratico