
Funzione religiosa interrotta per una "rissa" tra fedeli sedata solo grazie all'arrivo della polizia. Come riporta la stampa riminese, è successo il 9 marzo, ma in questi giorni l'episodio si è formalizzato con una serie di denunce reciproche tra due parroci ucraini, per diffamazione e interruzione di funzione religiosa.
La diatriba inizia due anni e mezzo fa, quando il vecchio sacerdote della parrocchia cristiana, non cattolica, prelato di 45 anni, originario dell'Est Europa, non si è visto rinnovare l'incarico in provincia di Rimini. Al suo posto un prete di 30 anni alla sua prima nomina, inviato in Romagna dai vertici della Chiesa ortodossa. Da quel momento sono comparsi sui social una serie di messaggi riguardanti il nuovo parroco e le stesse autorità ecclesiastiche che hanno disposto l'avvicendamento.
Post ritenuti "gravemente diffamatori" dai diretti interessati, accusati pubblicamente di essere "traditori" e "spie al servizio di Putin". Il nuovo parroco si è rivolto all'avvocato Maurizio Ghinelli, per tutelare la propria onorabilità. Poi il 9 marzo, durante una funzione religiosa celebrata dal nuovo sacerdote, due donne hanno fatto irruzione in chiesa urlando contro il nuovo prete. Le due fedeli hanno interrotto la liturgia gridando "sei un traditore", ma a quel punto sono intervenuti i fedeli della fazione opposta, sostenitori del nuovo parroco.
Tra incensi e acqua santa sono volati gli stracci, al punto che è dovuta intervenire una pattuglia della Questura di Rimini per sedare gli animi. Gli agenti in chiesa hanno identificato tutti i presenti e allontanato le due donne che avevano dato il via allo scontro. Il religioso difeso dall'avvocato Ghinelli ha presentato una seconda denuncia per interruzione di funzione religiosa ai sensi dell'articolo 405 del codice penale, che punisce chiunque, con violenza o minaccia, impedisca o disturbi l'esercizio di un culto, mentre a sua volta il vecchio parroco ha controquerelato. Lo scontro, quindi, dalla chiesa si trasferirà in Tribunale.