
È il primo encomio solenne conferito dal generale Salvatore Luongo da quando è alla guida dell’Arma dei Carabinieri, e ha un destinatario ben preciso: il luogotenente Luciano Masini, comandante della stazione di Villa Verucchio. Un riconoscimento ufficiale e simbolicamente forte, a pochi giorni dalla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Rimini, che ha escluso ogni responsabilità penale per il carabiniere, ritenendo il suo intervento pienamente legittimo.
I fatti risalgono alla notte di Capodanno 2024, quando un giovane di 23 anni, armato di coltello e in evidente stato di alterazione, aveva già ferito alcuni cittadini e si stava lanciando contro Masini e i colleghi. Il militare, dopo aver tentato di fermarlo senza successo, aprì il fuoco per difendersi e proteggere le persone presenti, uccidendo l’aggressore. Una scelta drammatica, ma – come poi confermato anche dai video diffusi dai media – inevitabile.
A rendere nota l’onorificenza è il Sim Carabinieri, il sindacato a cui Masini è iscritto, che esprime “profonda soddisfazione per la decisione del Comandante Generale”. In una nota, il sindacato sottolinea come fin da subito abbia sostenuto l’operato del collega, parlando di “una situazione di estrema necessità, priva di alternative”.
“Nonostante i tentativi di alcuni di fomentare polemiche e odio – aggiunge il Sim – le immagini hanno confermato oltre ogni dubbio la correttezza e la necessità dell’azione del luogotenente Masini”.
Il riconoscimento da parte del vertice dell’Arma viene interpretato anche come un messaggio chiaro e rassicurante per tutti gli operatori in divisa: “Una guida attenta, pronta a sostenere e valorizzare chi, con professionalità e coraggio, serve lo Stato e la collettività ogni giorno”.