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Giornata Internazionale contro l'uso dei bambini soldato: crescono i numeri della vergogna

Nel 2023 oltre ottomila minori, anche di appena sei anni di età, sono stati arruolati in Congo.

di Monica Fabbri
12 feb 2025

Derubati dell'infanzia, costretti ad uccidere, sfruttati e mutilati: è il terribile destino dei bambini soldato, il cui numero svela le dimensioni di un fenomeno ancora ignorato, che risveglia le coscienze solo il 12 febbraio - Giornata Internazionale contro l'uso dei bambini nei conflitti armati - quando le Nazioni Unite lanciano l'allarme, ricordando le numerose vittime. Nel 2023 oltre ottomila minori, anche di appena sei anni di età, sono stati arruolati in Congo. Costretti a combattere non solo in paesi dell'Africa ma anche in Medio Oriente, sud-est asiatico, penisola araba, sud America.

Numeri della vergogna in forte crescita rispetto al 2022. Ancora una volta si alza, forte, il grido della Fondazione Silvana Arbia, che torna a chiede il diritto alla protezione dei bambini, prime vittime delle guerre, e il raggiungimento di una pace giusta, vera, stabile. Punta sull'educazione, strumento responsabile – scrive – per proteggere i ragazzi, garantendo che i più indifesi, anche quelli che vivono in zone di guerra, possano sognare e costruire il loro futuro.

La Fondazione, con un alto investimento, ha supportato nel 2024 il progetto OPAM Abbracciamoli tutti 4.0: sostegno dell’educazione informale di bambini e bambine di strada di Kalamu, a Kinshasa, dove si calcola vivano abbandonati a se stessi oltre 3.000 minori. Non hanno una famiglia che li cura e li protegge, che li nutre e li abbraccia. Non giocano, non ridono, rovistano nelle discariche e rubano nei mercati. Gli adolescenti, riuniti in bande e armati di machete, bastoni e sassi, seminano il panico nella città.

Spesso diventano manovalanza a basso costo della criminalità, o vittime di ogni tipo di abusi. Alcuni di loro vengono reclutati come bambini-soldato. A oltre 35 anni dall’approvazione della Convenzione sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che contiene il Protocollo opzionale per proibire il reclutamento e l’impiego come soldati di tutti i minori – ricorda l'associazione - i numerosi conflitti in varie parti del mondo dimostrano, ancora oggi, che i bambini continuano a sopportare il peso della nostra incapacità a trovare una soluzione pacifica alle controversie create dall’uomo.





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