
Dopo il duplice omicidio al Museo Ebraico di Washington, un altro grave episodio di matrice antisemita. Questa volta a Boulder, in Colorado; dove l'egiziano Mohamed Sabry Soliman – negli States, nonostante un visto a quanto pare scaduto a marzo – avrebbe lanciato molotov contro un gruppo di manifestanti pro Israele. 8 feriti; uno in condizioni gravi. L'attentatore avrebbe gridato “Palestina libera”. L'impressione del resto è che la frequenza di simili azioni – da parte di cani sciolti - sia direttamente proporzionale al deteriorarsi della situazione a Gaza. Fonti locali parlano della morte di almeno 14 persone – fra cui 6 bambini – in un attacco a Jabalia. Mentre il Segretario ONU Guterres si è detto “sconvolto dalle notizie di palestinesi uccisi e feriti ieri” mentre attendevano aiuti umanitari. Episodio smentito dall'esercito israeliano; che oggi ha però annunciato l'espansione dell'offensiva terrestre. Al momento senza esito, dunque, il “piano Witkoff” per una tregua. Diplomazia americana al lavoro su più fronti. Confermata dal Segretario di Stato Rubio una telefonata con l'omologo Lavrov, prima che iniziasse il round odierno di colloqui fra delegazioni di Russia ed Ucraina ad Istanbul. Poco più di un'ora di confronto, al termine del quale è stato prospettato un nuovo grande scambio di prigionieri: tutti gli under 25 e i feriti gravi. Ma al netto di ciò le distanze restano abissali. Mosca – che continua a respingere le accuse di deportazione illegale di bambini - avrebbe proposto un cessate il fuoco settoriale di 2-3 giorni; un mese, ed incondizionato, la replica invece di Kiev. Che ha fra le altre cose sollecitato un faccia a faccia Putin-Zelensky. Idea rilanciata dal “padrone di casa” Erdogan, auspicando anche la presenza di Trump ad un eventuale incontro in Turchia. Già un risultato non banale, comunque, che l'evento odierno sul Bosforo non sia saltato; dopo quanto avvenuto alla vigilia: a partire dai devastanti attacchi ucraini con droni a basi aeree nelle profondità della Federazione. Fra gli analisti c'è chi addirittura non ha escluso una risposta non convenzionale di Mosca, essendo stata intaccata una delle componenti della triade nucleare. A pesare anche i sabotaggi alle linee ferroviarie russe; uno dei quali ha provocato varie vittime civili nel Bryansk. Azione attribuita a Kiev, da autorità moscovite; che hanno parlato di terrorismo. Dall'altra parte pesanti attacchi con droni in territorio ucraino. Mentre sul campo non si fermano le operazioni; con una lenta e continua avanzata delle forze russe.