Logo San Marino RTV

L'analisi sul conflitto di Dario Fabbri: "Israele a un bivio, ha necessità degli Stati Uniti"

"Siamo in questa fase con gli israeliani che cercano di tradurre una evidente vittoria tattica in strategica"

di Silvia Pelliccioni
18 giu 2025
L'analisi di Dario Fabbri
L'analisi di Dario Fabbri

"La mia analisi riguarda il bivio davanti al quale in questo momento si trova Israele, - spiega il direttore di Domino, Dario Fabbri - ovvero finora è stata una campagna tatticamente di grande successo da parte israeliana con gli attacchi che hanno decapitato lo Stato Maggiore, la leadership militare, gli apparati in generale dell'Iran e che hanno colpito siti militari e nucleari, ma per tradurre tutto questo in una vittoria strategica Israele ha necessità degli Stati Uniti. Da un lato per colpire la centrale di Fordo, che è la centrale nucleare più importante del paese e posta quasi a 100 metri sottoterra che soltanto le bombe statunitensi possono raggiungere e dall'altra la possibilità che ormai è diventata, sembrerebbe un obiettivo israeliano di rovesciare il regime, di portare un cambiamento nella Repubblica Islamica e anche per questo serve probabilmente un aiuto statunitense sul piano militare e forse non soltanto. Quindi siamo in questa fase con gli israeliani che cercano di tradurre una evidente vittoria tattica in strategica e per ottenere questo obiettivo provano a tirare dentro gli Stati Uniti e Trump ci starebbe pensando seriamente".

Il ruolo della Cina: che, intanto, invoca la de-escalation e resta in disparte. Sotto la lente di Pechino lo stretto di Hormuz, croce via globale. Un suo intervento diretto nel conflitto? Improbabile per Dario Fabri.

"La Cina - osserva - rarissimamente interviene in occasioni come queste. Peraltro la Cina non considera la possibilità di un Iran nucleare favorevole. Le potenze nucleari non vogliono mai che gli altri abbiano la bomba, tanto meno un paese come l'Iran, che è un paese profondamente imperiale, che ha un'idea di sé assai fiera. Quindi probabilmente la Cina resterà alla finestra".

Nel video l'analisi di Dario Fabbri, direttore di Domino. 





Riproduzione riservata ©