Continuano i combattimenti nel Donbass. L'esercito russo avanza verso Lysychansk e bombarda per via aerea la città nella regione di Luhansk. Missili da crociera su Nikolaev, a Sud, dove sono stati danneggiati degli edifici scolastici. Mentre una raffineria russa al confine con l'Ucraina è stata colpita da due droni. Il sindaco di Mariupol lancia l'allarme: “Interrogatori e torture per chi torna nella città occupata”. Si alza la tensione dopo il blocco del transito di merci da e per l'enclave russa di Kaliningrad da parte della Lituania.
Il Cremlino minaccia: “La nostra reazione sarà seria e non sarà solo diplomatica” e valuta di interrompere l'elettricità verso Vilnius. Intanto l'Estonia convoca l'ambasciatore di Mosca per protestare contro la violazione del suo spazio aereo da parte di un elicottero russo lo scorso 18 giugno. Il presidente Putin annuncia che la Russia sta reindirizzando il suo commercio verso i Paesi del gruppo Brics, ovvero Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, a seguito delle sanzioni. Sanzioni che il leader cinese Xi Jinping torna a criticare e definisce “arbitrarie e pericolose per il mondo intero”, dopo aver messo in guardia sull'espansione delle alleanze militari, da lui reputate “una minaccia”. Il presidente ucraino Zelensky si dice convinto che al Consiglio europeo di domani tutti i Paesi sosterranno la proposta di garantire a Kiev lo status di candidato all'Unione. Mentre per quanto riguarda il grano bloccato nei porti del Mar Nero, dopo i colloqui fra Russia e Turchia per tentare di uscire dallo stallo, la prima nave di Ankara è partita dal porto di Mariupol.