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Nuovi attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza: 65 morti

Trump: "nulla metterà a repentaglio il cessate il fuoco" ma "Israele deve reagire"

29 ott 2025
Nuovi attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza: 65 morti

A seguito dell'ordine di Benjamin Netanyahu all’esercito di effettuare "raid massicci" sulla Striscia di Gaza, avvenuto dopo aver accusato Hamas di aver violato le intese che reggevano il cessate il fuoco; le autorità ospedaliere locali parlano di circa 65 persone morte negli attacchi israeliani sul territorio palestinese.

L’Idf ha spiegato che l’escalation è legata anche alla morte, martedì pomeriggio, di un soldato israeliano nell’area di Rafah, episodio che — secondo Tel Aviv — ha reso necessaria una risposta militare immediata. Le forze di difesa israeliane affermano che il riservista è stato ucciso ieri pomeriggio in "un attacco condotto da terroristi palestinesi" contro le truppe di stanza nell'area di Rafah, nel sud Striscia di Gaza. Si tratta del sergente maggiore Yonah Efraim Feldbaum, 37 anni, dell'insediamento di Neria in Cisgiordania. Secondo un'indagine iniziale delle Idf, i terroristi hanno usato lanciarazzi e sparato con cecchini contro le forze che operavano nel quartiere di Jenina.

Hamas ha respinto ieri le accuse secondo cui i suoi combattenti avrebbero attaccato le truppe israeliane, promettendo di rispettare il cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti con Israele.

A Washington il presidente Donald Trump ha assicurato che "nulla" metterà a repentaglio il cessate il fuoco a Gaza, pur ribadendo che Israele "deve reagire" quando i suoi soldati vengono uccisi; il vicepresidente JD Vance ha minimizzato le tensioni definendole "scaramucce" e affermando che la pace nella regione "resisterà".





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