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Trump colpisce l’Iran: raid USA sui siti nucleari. Teheran: “È guerra”

Attacco a Fordow, Natanz e Isfahan in coordinamento con Israele. Trump: “Un successo storico, ora pace o tragedia”. L’Iran accusa: “Atto di guerra premeditato”. Il mondo teme un’escalation regionale.

22 giu 2025
Foto: @WhiteHouse (X)
Foto: @WhiteHouse (X)

“Abbiamo completato con successo il nostro attacco a tre siti nucleari in Iran”. Con queste parole, pubblicate su Truth Social, Donald Trump ha annunciato l’operazione militare che rischia di cambiare radicalmente gli equilibri in Medio Oriente e oltre. In piena notte, gli Stati Uniti hanno colpito i siti nucleari di Fordow, Natanz e Isfahan, cuore del programma atomico iraniano.

L’attacco, condotto con bombardieri stealth B-2 e missili Tomahawk, è avvenuto in coordinamento con l’intelligence e l’aeronautica israeliana, secondo fonti di Tel Aviv. “Un carico completo di bombe è stato sganciato su Fordow”, ha aggiunto Trump, mentre tutti gli aerei “sono rientrati sani e salvi”.

L’operazione, definita “spettacolare successo militare” dal presidente USA in un breve discorso alla nazione, avrebbe completamente distrutto – secondo la Casa Bianca – le strutture strategiche iraniane. Trump ha poi dichiarato: “Ora è il momento della pace”, avvertendo però che “qualsiasi ritorsione iraniana sarà contrastata con una forza superiore”.

Immediate le reazioni. “Adesso è iniziata la guerra”, si legge su un account X legato ai Guardiani della Rivoluzione. “Washington affronterà le conseguenze”, ha minacciato da Sana’a Hazam al-Assad, leader Houthi filo-iraniano.

Il governo di Teheran ha accusato gli Stati Uniti di aver “tradito la diplomazia” e di aver lanciato “una guerra pericolosa”, chiedendo una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza ONU. Il ministero degli Esteri iraniano ha promesso di “difendersi con tutte le forze”.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha celebrato l’azione come “una decisione storica che cambierà il mondo”, ringraziando Trump per il sostegno. “Siamo uniti, combattiamo insieme e vinceremo insieme”, ha detto in un videomessaggio rivolto alla nazione israeliana. I due leader si sarebbero consultati prima e dopo il raid.

In Italia, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha convocato d’urgenza una riunione con i vertici dell’intelligence, mentre il ministro della Difesa Guido Crosetto ha dichiarato: “Lo scenario è completamente cambiato. Ora c’è il rischio di un’escalation regionale senza precedenti”.

Durissimo anche il commento della Russia. Il ministro degli Esteri Serghei Lavrov ha parlato di “caos globale” se ogni Stato si arroga il diritto di colpire per autodifesa, criticando duramente anche la posizione della Francia.

Nel frattempo, l’Iran ha scritto all’ONU e all’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, accusando il direttore Rafael Grossi di “complicità” per il silenzio sugli attacchi, e promettendo “azioni legali” in sede internazionale.

Secondo fonti CNN, non sarebbero previsti ulteriori attacchi a breve, con Trump che punta a riportare Teheran al tavolo negoziale. Ma con oltre 40.000 soldati americani nella regione e una raffica di minacce già arrivate, il rischio di una guerra regionale su larga scala resta elevato.





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