
È sempre più teso il clima in medio oriente. Il presidente americano Donald Trump, dopo il messaggio della guida suprema iraniana Ali Khamenei di non accettare alcuna resa, annuncia l'ultimatum definitivo. “Ho perso la pazienta – afferma il Tycoon – l'Iran deve arrendersi senza condizioni”. Per Teheran il presidente americano è un “guerrafondaio” e l’ayatollah avverte: “Le conseguenze di un attacco americano saranno irreparabili”. Moniti a Trump perché non porti in guerra gli Stati Uniti arrivano anche da Mosca e Pechino, mentre l'Ue afferma che “un cambio di regime non rientra nella posizione dei 27”, secondo i quali invece Teheran “non deve avere o acquisire armi nucleari”.
L'Aiea, intanto, afferma di aver informazioni secondo cui i due impianti di produzione di centrifughe in Iran, l'officina Tesa di Karaj e il Centro di Ricerca di Teheran, sono stati colpiti dai raid di Israele. Intanto la portaerei americana USS Ford Carrier verrà dispiegata in Medio Oriente la prossima settimana portando così a tre il numero di navi da guerra Usa nell'area. L'ambasciata americana in Israele lavora a voli di evacuazione e partenze in nave per i cittadini americani che vogliono lasciare Israele.
Papa Leone XIV invoca la fine di ogni conflitto: “Il cuore della Chiesa è straziato per le grida che si levano dai luoghi di guerra, in particolare dall'Ucraina, dall'Iran, da Israele e da Gaza. Non dobbiamo abituarci alla guerra, anzi bisogna respingere come una tentazione il fascino degli armamenti potenti e sofisticati”.