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Alleanza Riformista celebra il suo primo Congresso: "Vogliamo un partito che parli con la cittadinanza"

In mattinata la relazione politica del coordinatore, il saluto degli ospiti internazionali e sammarinesi, l'intervento del Segretario di Stato Fabbri. Dopo il dibattito, elezione del nuovo segretario e approvazione della mozione finale

di Monica Fabbri
18 mag 2025

Dopo i messaggi di saluto della Reggenza e del Vescovo Domenico Beneventi, la relazione del coordinatore Alessandro Mancini apre il primo Congresso di Alleanza Riformista, “realtà giovane ma solida”, che oggi si riunisce per dare ulteriore slancio ad un progetto politico sempre più forte, inclusivo, aperto. Il titolo dell'Assise “un percorso di idee e di valori” incarna appieno lo spirito del partito, con le elezioni politiche del 9 giugno come “conferma e punto di partenza”. Sull'uscita di Elego a pochi mesi dal voto Mancini si toglie qualche sassolino, ritenendola motivata “esclusivamente da valutazioni di carattere personale”. Analizza il complesso momento storico e richiama all'unità sull'Accordo di Associazione, “una delle più importanti e decisive sfide per San Marino”, chiedendo di evitare di trasformare questa opportunità in terreno di scontro ideologico o di strumentalizzazione politica. Con il Congresso AR compie un passo fondamentale verso il futuro e vuole rafforzare il legame con la comunità. “E' un percorso nato da lontano, dall'unione di più forze”, ricorda Mancini, e che oggi "si struttura, diventa un partito con un'organizzazione e una linea politica, ma soprattutto con una base programmatica aperta al confronto e ai contributi della cittadinanza. Poiché il partito che vogliamo è un partito che parli alla cittadinanza”. Fronte alleanze, si conferma “solido e strategico” il rapporto con il Pdcs e di “fiducia e rispetto” quello con Libera. Riguardo al Psd, pesa il recente passato in NPR, con Mancini che spera nella svolta, “in cui l’interesse generale prevalga su bandiere e dinamiche di potere”.

"Chiaro che col PSD c'è un percorso che in qualche modo deve essere armonizzato, perché credo che sia stato sotto gli occhi di tutti che la fase finale della scorsa legislatura purtroppo non ha portato a quel dialogo sereno che ci si aspettava"- afferma Mancini ai nostri microfoni - "ma adesso si gira pagina, adesso bisogna pensare al Paese e a un buon governo".

Prendono quindi la parola forze di maggioranza e di opposizione. “Dalle elezioni non ci siamo mai fermati un momento per dirci grazie per il percorso politico e umano, che vogliamo rafforzare” , dice il Segretario DC Giancarlo Venturini; la Segretaria di Libera Giulia Muratori rimarca la naturale vicinanza con l'area riformista sottolineando le collaborazioni su temi chiave come casa, sanità, Palestina, mentre il Segretario del Psd Luca Lazzari invita a superare le tensioni e a fare prevalere il dialogo. Fronte opposizione, se con DML, dopo un inizio complicato, c'è apertura e confronto, come conferma il Presidente Lorenzo Forcellini, con RF le distanze sono difficili da colmare: “Avete scelto il percorso accidentato della vecchia maggioranza”, dice il coordinatore Marco Podeschi, critico con una politica “senza progetti”, che “comanda e fa vetrina”. Sale quindi sul pulpito il Segretario all'Industria Rossano Fabbri, che definisce Alleanza Riformista un “progetto politico coraggioso e ambizioso”, caratterizzato da sensibilità diverse ma unite dal senso di responsabilità. Guarda alla modernizzazione del paese “che significa dire basta agli sprechi”. Tra le tante sfide della sua Segreteria “telecomunicazioni all'altezza di un paese moderno”. Intervengono le parti sociali: dal Segretario Generale della CSDL Enzo Merlini il ringraziamento alla politica per l'atto di coraggio sul riconoscimento della Palestina, ma rimangono forti preoccupazioni sull'Accordo di Associazione, che sembra andare verso la ratifica mista, quindi a livello dell'Unione e di singoli Stati, col rischio – avverte - che un qualunque investitore possa essere indotto a ritardare i propri investimenti. Forte il richiamo del Segretario Generale di Usl Francesca Busignani alle idee e valori del titolo del Congresso, affinché la riforma tributaria non metta le persone nelle condizioni di sopravvivere. “Le tasche dei lavoratori non devono essere toccate. Non si cerchi la strada più facile”. Concetto ribadito anche da Olga Mattioli di UCS: “Sta scivolando in fasce di povertà anche chi lavora”. Diversi i messaggi di saluto da parte di politici italiani, che confermano vicinanza ed amicizia: Riccardo Nencini, che ha tenuto a battesimo la Scuola dei Riformisti, rimarca il bisogno di riformismo attivo per esprimere una nuova cultura di Governo contro populismi di maniera. Francesco Battistoni, deputato e commissario di Forza Italia nelle Marche, conferma gli ottimi rapporti tra i due partiti, accomunati dagli stessi ideali. Sottolineano affinità valoriali e vicinanza di visione anche capogruppo di Forza Italia alla Camera Paolo Barelli e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini





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