
Un lungo confronto, con tante proposte; entrano nel vivo i lavori della Commissione Consiliare Speciale per le riforme istituzionali. Focus della giornata il regolamento interno, a partire dal programma di lavoro. Numerosi aspetti tecnici analizzati con l'obiettivo comune di rendere l'attività più efficiente. Ampia discussione sull'articolato dedicato al Consiglio Grande e Generale che fissa una serie di punti per garantire il corretto equilibrio tra i poteri dello Stato e affermare e consolidare la centralità politica del Consiglio.
Per Iro Belluzzi, Libera, è utile pensare a quanto possa essere realizzato per raggiungere i punti indicati: “Serve maggior supporto all'attività dei gruppi consiliari” dice. Matteo Zeppa, Rete, sottolinea come sulla questione dello status di consigliere occorre avere una parificazione delle categorie lavorative che andranno a costituire l'aula.
Manuel Ciavatta, Pdcs, rileva come l'attività consiliare non debba essere “full – time” per non separarsi dalla società, ma occorre portare le proprie competenze all'aula; da qui l'idea di una sorta di distacco part-time per i consiglieri per “mantenere il lavoro e portare avanti l'attività istituzionale”. Enrico Carattoni, Repubblica Futura, fa una riflessione sullo statuto delle opposizioni: “Racchiude un doppio significato – spiega – da un lato ha un risvolto verso l'esterno definendo ambiti, perimetri e prerogative delle opposizioni rispetto alla maggioranza, dall'altro un risvolto interno per regolare rapporti tra le forze di opposizione”.