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IGR, i sindacati mostrano le nuove proiezioni: "C'è chi ci guadagna"

Alla vigilia dello sciopero generale, Csdl, Cdls e Usl puntano i riflettori sugli effetti della Riforma: "dipendenti e pensionati pagano, gli autonomi guadagnano". E chiamano di nuovo i lavoratori alla piazza "come investimento sul futuro"

di Monica Fabbri
6 ott 2025

Alla vigilia dello sciopero generale i sindacati puntano i riflettori sulle ricadute della Riforma IGR sui salari di sammarinesi e frontalieri. Hanno scritto a Capitani Reggenti, Gruppi Consiliari e Partiti, per informarli delle nuove simulazioni: i dati che emergono dalle elaborazioni effettuate sui redditi da impresa individuale e lavoro autonomo - accusano le tre sigle -  sono “vergognosi e profondamente iniqui”.

“A differenza nostra dove da 23 mila euro in su si pagano più tasse e per i frontalieri è un vero e proprio salasso, invece per artigiani, commercianti, liberi professionisti, avvocati e commercialisti le simulazioni ci dicono che hanno una riduzione delle tasse che va da 900 circa a oltre 1200 euro” fa notare Enzo Merlini della Csdl. “Quindi è una riforma dalla quale qualcuno ci guadagna, eccome se ci guadagna! Questa è una vera e propria vergogna, ragione in più per scendere in piazza a contrastare questo provvedimento da cambiare totalmente”.

“Avevamo dato la disponibilità a vederci anche sabato e domenica, ma nessuno ci ha contattato, quindi arriviamo alla vigilia di uno sciopero generale senza aver avuto nessun altro tipo di interazione”, commenta Francesca Busignani di USL. “Ci sono state sicuramente delle aperture da parte di alcuni consiglieri che secondo me hanno capito che questa riforma è stata fatta in maniera del tutto sbagliata e auspico che anche altri consiglieri si rendano conto che la norma non deve essere assolutamente strutturata in questa maniera. Anche perché due scioperi a distanza di così poco tempo, io ho 55 anni, a memoria non me li ricordo. Il che vuol dire che la popolazione e i frontalieri che aiutano questo paese sono giustamente arrabbiati e chi fa politica ha il dovere di ascoltare il popolo”.

“Non è semplice riportare in piazza così tante persone, eravamo in 10 mila”, dichiara Milena Frulli di Cdls, che lancia un appello a tutti a ritornare in piazza, “vedendo questo sciopero come un investimento sul futuro, perché questa riforma, se varata, andrà a gravare da oggi in poi sulle spalle di lavoratori, residenti, frontalieri. Per cui occorre modificarla e per farlo dobbiamo avere la forza e per avere la forza dobbiamo avere alle nostre spalle molti lavoratori, molti residenti, frontalieri e pensionati. Quindi ritorniamo tutti in piazza, ritorniamo in piazza in modo civile come abbiamo fatto l'altra volta, manifestando il nostro dissenso a una legge che non ci piace”.





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