
Alla fine la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen avrà la sua maggioranza sulla risoluzione di appoggio al piano di riarmo dell'Unione, compresi socialisti e democratici, nonostante i mal di pancia del Partito Democratico, che dopo pressanti riunioni ha deciso per l'astensione, decisione che non sarà comunque indolore per la segreteria di Elly Schlein. Ieri in plenaria von der Leyen ha usato parole chiare. “La pace non è scontata – ha detto – Siamo di fronte a una crisi della sicurezza europea. E' il momento della pace attraverso la forza, di una difesa comune. Il tempo delle illusioni è finito, ci attendono scelte difficili”. Le forze di estrema sinistra hanno protestato, insieme a sovranisti e populisti. Il Movimento 5 Stelle, con Giuseppe Conte, ha sventolato cartelli per dire no all'escalation militare. Contrarietà ribadita tra le urla anche questa mattina a Montecitorio, approfittando di tutt'altro argomento, la relazione della giunta delle elezioni che porterà all'ingresso alla Camera di un esponente di Forza Italia al posto della deputata Scutellà dei 5Stelle, dopo il ricorso dell'azzurro in un collegio della Calabria. Ma cosa prevede il piano von der Leyen? La strategia della presidente è sospendere il patto di stabilità per la sola spesa pubblica compiuta nel settore di sicurezza e difesa. Si tratta però del patto di stabilità interno, nazionale, non di quello europeo, poiché la sospensione delle regole Ue è giustificata solo da una grave crisi economica, e non è questo il caso. Se, dunque, la spesa per la difesa viene aumentata dell'1,5% del Pil si genereranno 650 miliardi di euro nei prossimi 4 anni, cui se ne aggiungerebbero altri 150 che la Commissione europea renderebbe disponibili tramite un nuovo strumento europeo di prestiti, per un totale di 800 miliardi. Risorse che sarebbero utilizzate per acquisti congiunti per potenziare una rete europea di sistemi di difesa anti-aerea, sistemi anti-droni, sistemi di difesa informatica e cibernetica, oltre che acquisti di missili e munizioni con cui aiutare anche l'Ucraina attraverso rifornimenti di artiglieria.
Nel video l'intervento di Giuseppe Conte, presidente Movimento 5 Stelle