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Riforma Igr: dopo un lungo dibattito al via il voto dell'articolato

Permangono narrazioni nettamente divergenti tra governo e opposizione

3 nov 2025
Gian Carlo Venturini e il Segretario Marco Gatti
Gian Carlo Venturini e il Segretario Marco Gatti

L'intera giornata in aula di venerdì e gran parte del pomeriggio odierno in Consiglio per il dibattito generale introduttivo della riforma Igr ma le distanze tra maggioranza e governo da una parte e opposizione dall'altra, sono pressoché rimaste inalterate con narrazioni divergenti. In maggioranza, si esprime sostanziale soddisfazione per il risultato raggiunto, culminato nei 15 emendamenti concertati col sindacato, non negando tuttavia 'correzioni del tiro' e la necessità di una riflessione tra gli alleati sull'accaduto, espressamente richiesta da diversi esponenti del Psd. Per il Pdcs se c'è stato un vincitore è stato il dialogo che ha condotto ad una sintesi condivisa con le parti sociali nonostante l'opposizione ritenesse che il testo fosse da ritirare 'tout court' perché inemendabile. Libera ha sottolineato il risultato importante, scaturito dal 'processo democratico' sollecitando il Segretario di Stato Gatti a quantificare il gettito previsto dalle singole misure e dalla riforma complessiva, inizialmente stimato in 20 milioni e poi in 17, dopo le modifiche al testo inziale.

Da Alleanza Riformista dichiarato sostegno alla riforma, con l'esortazione a raggiungere una vera equità fiscale, evitando accuse ingiustificate al lavoro autonomo e dando strumenti per potenziare i controlli anti-evasione. Giovanna Cecchetti, indipendente di maggioranza (Elego), ha parlato di risultato accettabile esortando ad attuare l'agenda per lo sviluppo e la spending review nella Pa, auspicata anche da altri di maggioranza e opposizione. Per Rf la maggioranza voterà una riforma inaccettabile di cui non si conosce il gettito ed ha sbagliato tutto fin dall'inizio nel metodo, senza coinvolgere le opposizioni per poi essere costretta a cambiare il testo iniziale, su pressione della piazza e dei sindacati. Considerazioni condivise anche da Domani Motus Liberi che non crede al fatto che il maggior gettito verrà destinato ad infrastrutture – come il nuovo Ospedale – ma andrà in spesa corrente e per gli interessi sul debito. Analisi simili anche da Rete che ritiene che il Segretario di Stato Gatti e la maggioranza abbiano dovuto fare dietro front sul testo iniziale anche perché, oltre agli scioperi generali, nel frattempo è esploso il caso “Banca di San Marino- Ente Cassa di Faetano”. Concluse le repliche, poco prima della pausa, l'aula ha avviato l'esame dell'articolato che entrerà nel vivo in seduta serale.





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