Scontro in aula per il ritiro del decreto sul sostegno agli alberghi
Approvata all'unanimità, con procedura di urgenza, la legge di iniziativa popolare sull'oblio oncologico
Aspro scontro in aula, all'apertura dei lavori del Consiglio Grande e Generale. Opposizione scatenata dopo l'annuncio, da parte del Segretario di Stato agli Interni Andrea Belluzzi, del ritiro dalla ratifica del decreto sulle misure di sostegno per la riqualificazione delle strutture ricettive alberghiere, che prevede l'accesso al credito agevolato, anche per mutui pregressi.
Emanuele Santi, di Rete, ha aperto il dibattito definendo la situazione vergognosa, ricordando che il decreto è in attesa di ratifica da oltre un anno ma nel frattempo è decaduto ed è stato riemesso quattro volte senza consentire al Consiglio di esprimersi. Concetto reiterato da altri di opposizione, ma anche da alcuni esponenti di maggioranza. Denise Bronzetti, di Alleanza Riformista, ha riferito che la richiesta di ritirarlo è stata dei capigruppo di maggioranza: “bisogna capire – ha detto - come finisce la questione del ‘fatto salvo gli effetti della breve durata del decreto in essere’”. Il Segretario di Stato Bevitori, citando il collega alle Finanze Gatti, ha chiarito che ad oggi il decreto non ha prodotto effetti giuridici.
Aperto il dibattito sul decreto inerente il secondo fabbisogno generale del settore pubblico allargato. Anche qui, opposizioni all'attacco, con l'accusa alla maggioranza di provvedimenti 'ad personam'. Ieri, in seduta notturna, intanto, approvato all'unanimità con procedura d'urgenza il pdl di iniziativa popolare sul diritto all'oblio oncologico.
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