Sinistra Unita: necessaria ferma presa di posizione riguardo alla vicenda "Chalet"
Di fronte al silenzio della vecchia e nuova politica di fronte ad uno scandalo di queste dimensioni, di fronte al collasso del paese certificato dal Fondo Monetario la politica vecchia e nuova sembra non voler veder le ripercussioni dello scoperchiarsi di un sistema che sta saltando in aria. Abbiamo apprezzato il ritiro della nomina diplomatica nei confronti di William Colombelli. Ma il Governo e la classe dirigente che ha portato il paese a questo livello di declino non può cavarsela solo con questa semplice e scontata operazione. Come cittadini siamo indignati di fronte al palesarsi di i un sistema che era marcio fino alle fondamenta e che è stato protetto dalla politica dei partiti più grandi negli ultimi 30 anni.
Sia chiaro, ci prendiamo la nostra parte di responsabilità, ma non abbiamo nominato consoli ed ambasciatori come Colombelli, Bruscoli, Roberti e Cignoli. Le forze politiche che hanno nominato questi nostri rappresentanti diplomatici sono ancora li a provare di governare il nostro paese senza avere una minima idea di come salvarlo se non quella di aspettare che passi la tempesta.
Silenziosamente hanno accantonato qualche rappresentante troppo scomodo ma non hanno mai svolto nessun tipo di autocritica pubblica su un passato che va valutato criticamente per essere superato.
Ci domandiamo come sia stato possibile eseguire fatturazioni per quegli importi senza che uffici pubblici che gestivano i documenti relativi si facessero qualche domanda sulla veridicità di quelle fatture. Qui non si tratta solo di movimentazioni bancarie che erano schermate dall’impenetrabile segreto sammarinese, qui in ballo c’è anche una amministrazione pubblica che quei flussi doveva sorvegliare e verificare.
D’altra parte le delibere riguardanti il Console a Disposizione Colombelli sono state numerose ed indicano una chiara copertura politica: rappresentante delle nostre istituzioni, incaricato di verificare l’accordo Veneto-San Marino, richiedente della Finanziaria Infrastrutture.
La stessa destinataria di un bonifico di oltre un milione di euro deliberato durante il blocco dei pagamenti di BCS. Era un sistema, un sistema che sta crollando e di cui in tanti hanno beneficiato.
Forse il silenzio e l’incapacità di svolgere una riflessione critica e politica pubblica di quanto è accaduto al paese per responsabilità di una classe dirigente senza spessore deriva da questo.
Stupisce il silenzio della nuova politica, stupisce il silenzio del Paese oramai annichilito dalle numerose inchieste che lo riguardano.
Non è un caso che Governano, o provano a Governare sempre gli stessi, e di questo una forte responsabilità ce l’hanno anche le nuove forze politiche incapaci di organizzare un fronte per il cambiamento.
Sinistra Unita chiederà in tutte le sedi in cui è rappresentata di fare chiarezza sulle connivenze interne rispetto alla operazione CHALET per accantonare definitivamente e completamente una classe dirigente colpevole di aver macchiato forse indelebilmente il buon nome della Repubblica.
Comunicato stampa