
L'Italia si conferma ai vertici dell'atletica leggera europea, chiudendo al secondo posto del medagliere la rassegna continentale che si è disputata in Olanda. Sei medaglie, di cui tre ori, un argento e due bronzi, per gli azzurri, che sono finiti dietro solo agli imprendibili padroni di casa, primi grazie a sette ori e due argenti.
Dopo la seconda piazza di Mattia Furlani nel salto in alto, arrivata venerdì, sabato l'Italia ha sbancato, grazie alle varie discipline di salto. Prima, gli azzurri si sono presi due terzi di podio nel salto triplo maschile, grazie alla vittoria di Andy Diaz, che si conferma ad altissimi livelli dopo il bronzo alle Olimpiadi di Parigi, e al terzo posto di Andrea Dallavalle. Poi è sceso in pedana il possibile erede di Gianmarco Tamberi, Matteo Sioli, che, a soli 19 anni e alla prima convocazione in Nazionale maggiore, ha superato i 2,29 metri, vincendo l'argento nel salto in alto. Infine, è toccato alla finalmente regina Larissa Iapichino. In una finale combattutissima, fatta di sorpassi e controsorpassi con la svizzera Kalin, la misura che le vale la prima medaglia d'oro tra i seniores è 6,94”, sufficiente anche a battere la campionessa olimpica Mihambo, finita terza a 6.88”.
A coronare il tutto, è arrivato l'oro da record di Zaynab Dosso. Nella giornata conclusiva, l'azzurra ha bruciato la pista di Apledoorn, correndo i 60 metri in 7”01: un tempo che, oltre al primo titolo continentale, le vale il primato nazionale sulla distanza e la miglior prestazione mondiale della stagione.