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La crono e la pioggia riaprono il Giro d'Italia

Nella 10a tappa vince Hoole. Ayuso tallona Del Toro ancora in rosa, Tiberi è terzo, Roglic si rifà sotto. Crolla Bernal

20 mag 2025
Foto: LaPresse
Foto: LaPresse

La pioggia stravolge la decima tappa e riapre il Giro d'Italia. Nella seconda prova a cronometro, da Lucca a Pisa, Primoz Roglic dimezza lo svantaggio da Isaac Del Toro, risalendo dalla decima alla quinta posizione (a 1'18" di ritardo), Juan Ayuso accorcia di 50 secondi sul messicano (ora a 25" di distacco) e Antonio Tiberi consolida la terza posizione, scendendo a 1'01" di distacco.

A vincere la gara è stato l'olandese Daan Hoole, al successo più importante in carriera, che batte di 7 secondi il britannico Joshua Tarling, vincitore dell'altra crono, quella di Tirana, e di 10 l'altro britannico Ethan Hayter. Dietro di loro l'accoppiata azzurra Mattia Cattaneo - Edoardo Affini. La pioggia, che ha solo inumidito la prima parte del tracciato e poi è scesa come un diluvio sugli ultimi 4 km, non ha però condizionato la lotta per la vittoria di tappa, in quanto è cominciata a cadere solo quando gli uomini di classifica sono scesi sull'asfalto.

Roglic, che per altro era caduto nella ricognizione, è andato a mille, ma più forte di tutti è andato Ayuso, desideroso di ristabilire le gerarchie dopo lo "sgarbo" subito domenica, con Del Toro che aveva preso l'iniziativa dopo una caduta di gruppo e lo aveva staccato di oltre un minuto. Male il messicano, oggi, ma i tre usciti peggio dalla cronometro sono Giulio Ciccone e Richard Carapaz, precipitati in ottava e nona posizione, a 2'06" e 2'07", e soprattutto Egan Bernal, caduto nella prima parte di tappa e poi ripartito, uscito dalla top 10 della generale.

Domani si resta in Toscana, con una tappa di media difficoltà, 186 km da Viareggio a Castelnovo ne' Monti, caratterizzata da tre strappi importanti tra cui una delle salite più dure del Giro, San Pellegrino in Alpe.





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