
C'è un'italiana sul tetto del mondo nel powerlifting. La bolognese Sara Naldi ha letteralmente dominato i Mondiali Open di Chemnitz, in Germania, nella categoria -57kg. Non solo la medaglia d'oro ma anche due record del mondo battuti: nello squat, dove Naldi è stata capace di alzare 197.5kg – quasi il quadruplo del suo peso, per intenderci – e nel totale delle 3 discipline: 520kg, somma di squat, panca e stacco. “È stato bellissimo ovviamente, sono tanti anni che rincorro questo obiettivo" - racconta Sara - "Ho iniziato nel 2017 quando questo sport non era molto conosciuto, quindi raggiungere questo risultato adesso che invece lo sport si sta rifondendo sicuramente è stato un grande successo personale. Non dico di essere pienamente soddisfatta, ecco sicuramente voglio continuare ad aumentare questi record e continuare a migliorare anche perché le avversarie comunque sono molto forti e sempre pronte a battermi”.
“Il percorso che ha portato Sara alla vittoria di questo mondiale è una storia fatta di duro lavoro, pazienza, tanto studio e visione” - afferma il coach, Alessandro Camparsi - “Entrambi sapevamo sarebbe arrivata qui”. Una passione, quella per il powerlifting, nata in maniera casuale: “Nasce in realtà in seguito a un infortunio che mi sono fatta sciando, mi sono rotta un legamento quindi dopo ho subito l'intervento ho avuto la necessità di iniziare a fare un po' di palestra per recuperare dopo l'intervento, quindi ho cominciato ad entrare in palestra a fare questi esercizi che comunque lo squat, la plank e lo stacco vengono proposti in tutte le palestre, ho visto che comunque ero brava, ho conosciuto il mio attuale allenatore che mi ha proposto di provare a cominciare a gareggiare e quindi così è cominciata”.
L'impresa mondiale è un punto d'inizio per Sara Naldi, e non di arrivo. Tanti altri impegni, infatti, attendono l'atleta di Monghidoro: “Andrò ai World Games ad agosto, che sono l'equiparabile delle Olimpiadi per gli sport non olimpici quindi già anche solo essersi qualificati è stato un grande successo. Quindi ora andremo in Cina sperando di portare di nuovo in alto la bandiera italiana”.