
Un gentiluomo in azzurro nel nome del quale si riuniscono personaggi del mondo del calcio, semplici amici della prima e dell'ultima ora. Il premio dedicato alla memoria di Azeglio Vicini è appuntamento fisso del calendario di giugno del Panathlon Club di Cesena per volere del presidente Dionigio Dionigi, amico fraterno del Commissario Tecnico delle "Notti Magiche". La scelta è andata su Antonio Cabrini, che succede a Giancarlo Antonioni, in un albo d'oro che comprende già Marco Tardelli, Fabio Capello, Paolo Maldini, Beppe Bergomi, Franco Baresi e Roberto Donadoni. È il riconoscimento della Romagna intera a un C.T. romagnolo da qui partito alla conquista del mondo, ma che in Romagna tornava sempre con tutta la famiglia, almeno in estate.
Il figlio Gianluca Vicini spiega perché la scelta di Antonio Cabrini:
"Il premio intanto viene dato non solo a un personaggio sportivo che abbia avuto una carriera importante come quella di Cabrini, ma anche perché è un premio ai valori, certi valori morali che riteniamo di rivedere nei personaggi che vengono premiati. Con Antonio Cabrini poi c'è un legame particolare perché è stato giocatore dell'Under 21 di mio papà. È un giocatore che mio papà ricorda particolarmente perché Cabrini è esordito in Nazionale ai Mondiali del 78, proprio la prima partita l'ha fatta ai Mondiali del 78, venendo dall'Under 21 senza essere titolare nella Juventus. Una volta la Nazionale funzionava in programmazione, quindi maturavano nell'Under 21 e passavano in Nazionale A. Quando mio padre raccontava che Cabrini è passato dall'Under 21 e non era titolare nella Juve, sono andato a controllare nell'almanacco del Calcio. Effettivamente nell'anno prima del Mondiale aveva giocato otto volte titolare in Serie A. Un altro mondo. Si programmava la Nazionale giovanile, preparava i giovani, preparava gli allenatori per la Nazionale del domani, cosa che si è persa completamente".