Massimo Bonini all'Heysel c'era. Bonini giocò quella finale, che con il calcio in realtà non ha mai condiviso nulla. Una ferita profonda e dolorosa nella storia del mondo juventino, una ferita nella storia del calcio italiano e internazionale. In quella sera di Bruxelles furono 39 le vittime, delle quali 32 italiane, delle quali anche un bambino di 10 anni. Una strage che cambiò il mondo del calcio.
Dopo la quale la UEFA e non solo, iniziarono a rivedere organizzazione e sicurezza. Una tragedia che dopo 35 anni è ancora impossibile da accettare e che poteva essere evitata. Folle fu la scelta di posizione i tifosi italiani nel settore Z, quello adiacente agli hooligans inglesi. Massimo Bonini all'Heysel giocò quella partita.
Ci tornò anni dopo anche da ct della Nazionale di San Marino. Tornò poi insieme a Gianluca Pessotto nel 2015. Nel 2019 la Nazionale giocò contro il Belgio nello stadio che dal 2000 si chiama Re Baldovino. Dell'Heysel è rimasta una targa posizionata proprio in prossimità del settore Z. L'ultima cosa di una strage che rimarrà sempre nei ricordi di chi c'era e l'ha vista.