Dal mucchio selvaggio in testa all'accenno di fuga a due, le stesse che l'anno scorso si sono contese lo scudetto fino all'ultimo minuto. Davanti è di nuovo Virtus contro La Fiorita, divise da un punto ed entrambe in striscia aperta: la capolista fa 6 in fila cancellando le residue speranze del Tre Penne, che col primo ko in campionato va a -14 ed è, con largo anticipo, fuori dai giochi; è il 4° successo consecutivo per gli ancora imbbattuti gialloblu, che si complicano la vita ma riescono comunque a far loro lo scontro diretto col Fiorentino.
Con Virtus e La Fiorita a gas aperto, si è creato un minimo margine col resto dei piani alti: 3° a -5 c'è il Cosmos, frenato da una striscia di scontri diretti nella quale ha vinto solo una volta, col poker alla Folgore. Nell'ultimo, è uscito un pari con un Tre Fiori reduce da 4 bottini pieni: niente sorpasso sui gialloverdi da parte della squadra di Girolomoni, 4ª a 6 punti dalla vetta insieme alla Folgore (che ha ritrovato il successo) e al Fiorentino.
Scendendo verso la metà classifica, il San Giovanni frena con un Murata che, nonostante l'assenza di un portiere, in qualche modo si barcamena, restando in scia proprio alle pantere. E poi c'è la zona spareggi, dove proseguono le crisi del Tre Penne (sempre fermo a quota due vittorie) e della Libertas, ancora senza un tecnico in panca, capace di un punto in 5 turni e al 3° ko di fila. L'ultimo, netto, col Domagnano, che così facendo sorpassa i granata e il Faetano e rientra tra quelle che andrebbero in post season.
Sul fondo, la Juvenes tenta la fuga dal gruppetto di staccate col secondo successo consecutivo in uno scontro diretto: stavolta con Pennarossa, ora non più appaiato a Dogana. E batte un colpo pure il Cailungo che al 12° tentativo trova la prima vittoria in campionato rifilando un poker all'Academy, agganciandola e trascinandola così all'ultimo posto.