
Testimonial d'eccezione a La Titanica l'ex campione di ciclismo Gibì Baronchelli che per una volta, però, non salirà in sella: "Stavolta sono venuto solo come testimonial, perché di solito quando sono invitato a questi eventi pedalo anche. Faccio sempre la più corta perché gli anni passano per tutti e purtroppo anche per me, ma comunque pedalare, oltre che essere un grande piacere, fa anche bene alla salute. Credo che questo sia uno dei più luoghi più belli d'Europa, non d'Italia, d'Europa. Sono passato durante il Giro più volte, ma quando si passa in bicicletta si passa di corsa, quindi non si vede niente. Io sono arrivato ieri pomeriggio e ho gustato anche il clima fantastico che avete, poi in questa occasione delle bici d'epoca, un ritorno un po' al passato, quindi è stato molto bello per me essere qui".
Baronchelli ha avuto un pensiero anche per l'organizzazione, cui ha regalato la storica foto di quando, nel Giro d'Italia del '74, staccò Merckx sulle Tre Cime di Lavaredo, col Cannibale che conservò la Rosa per 12": "Se lo meritano perché sono ragazzi veramente bravi - dice Baronchelli - ho portato appunto la foto del famoso mio primo Giro d'Italia, le Tre cime di Lavaredo. Purtroppo non sono riuscito a battere il grande fuoriclasse Eddy Merckx, sono arrivato solo secondo e. ti dirò, stamattina sono sceso abbastanza presto a colazione in albergo e ho chiesto al cameriere, ma sono il primo? No, il secondo mannaggia anche qui il secondo. Che vuoi fare - ride - è il mio destino".
E Baronchelli dice la sua anche sul Tour de France, dove si prospetta un duello tra Pogacar e Vingegaard: "Ma sai, tifare per Pogacar è facilissimo perché è un fuoriclasse purtroppo. Io nella mia carriera ne ho incontrati due di fuoriclasse che mi hanno relegato solo al secondo posto. Speriamo che Vingegaard gli dia il filo da torcere perché almeno è più spettacolare. Abbiamo visto il Giro d'Italia, quanto è stato bello perché se non c'è uno che domina dall'inizio alla fine diventa anche più interessante".