Il Dipartimento Prevenzione, l’UOS Sanità Veterinaria e Igiene Alimentare, intende replicare alle affermazioni dell’APAS apparse sui quotidiani locali in relazione al caso del cane colto da colpo di calore.
L’UOS Sanità Veterinaria e Igiene Alimentare allertata nell’imminenza dell’accaduto, ha prontamente soccorso l’animale prestando allo stesso tutte le cure del caso ed affidandolo successivamente ad una struttura professionalmente adeguata in considerazione delle condizioni in cui versava il Pastore del Caucaso.
Dell’accaduto è stato accertato, tramite interrogatorio del proprietario, ogni elemento utile alle indagini che verranno condotte dall’Autorità Giudiziaria alla quale spetterà la valutazione e l’eventuale sanzione del comportamento che ha condotto all’evento, mentre per ciò che attiene ai compiti legislativamente attribuiti all’UOS Sanità Veterinaria e Igiene Alimentare sono state prestate all’animale tutte le cure del caso, affidandolo -dopo averlo salvato- a personale qualificato per le terapie richieste.
Il cane non presentava all’analisi obiettiva compiuta segni clinici di maltrattamenti pregressi e non sono altresì emersi altri elementi tali da richiedere provvedimenti cautelari diversi dal ricovero in una struttura adeguata per le prestazioni fornite, mentre il quadro clinico è stato costantemente monitorato allo scopo di permettere all’animale il raggiungimento di altra struttura veterinaria presso la quale è stato destinato al ricovero.
Nel rispetto di quanto sopra l’UOS Sanità Veterinaria e Igiene Alimentare ha posto in essere tutte le iniziative utili per soccorrere l’animale, fermo restando che a seguito di un colpo di calore, è sempre possibile l'insorgenza di condizioni mediche potenzialmente pericolose anche a distanza di tempo. Purtroppo nella giornata odierna siamo stati informati del sopravvenuto decesso del cane dalla struttura veterinaria tedesca di destinazione dove lo stesso era stato indirizzato per proseguire le cure.
l’UOS Sanità Veterinaria e Igiene Alimentare ritiene di aver operato con la massima tempestività e diligenza essendosi adoperata per prestare le possibili cure del caso ed avendo collaborato con gli ausiliari del Giudice per l’accertamento dei fatti che hanno determinato l’evento e che saranno oggetto di separata valutazione dell’Autorità Giudiziaria.
L’Istituto Sicurezza Sociale per il tramite del Dipartimento Prevenzione, UOS Sanità Veterinaria e Igiene Alimentare, offre, e continuerà ad offrire, la propria collaborazione all’Apas destinando ad essa risorse economiche e materiali oltre che umane compresa la professionalità dei suoi operatori a tutela della salute degli animali.
Nel caso di specie l’Istituto Sicurezza Sociale non assisterà passivamente qualora venissero intraprese azioni legali nei confronti di una delle sue unità operative dai soggetti citati, confermando comunque sin da ora quanto dichiarato in premessa circa la presente e futura collaborazione con l’APAS.
Il Dipartimento di Prevenzione dell’Istituto per la Sicurezza Sociale
L’UOS Sanità Veterinaria e Igiene Alimentare allertata nell’imminenza dell’accaduto, ha prontamente soccorso l’animale prestando allo stesso tutte le cure del caso ed affidandolo successivamente ad una struttura professionalmente adeguata in considerazione delle condizioni in cui versava il Pastore del Caucaso.
Dell’accaduto è stato accertato, tramite interrogatorio del proprietario, ogni elemento utile alle indagini che verranno condotte dall’Autorità Giudiziaria alla quale spetterà la valutazione e l’eventuale sanzione del comportamento che ha condotto all’evento, mentre per ciò che attiene ai compiti legislativamente attribuiti all’UOS Sanità Veterinaria e Igiene Alimentare sono state prestate all’animale tutte le cure del caso, affidandolo -dopo averlo salvato- a personale qualificato per le terapie richieste.
Il cane non presentava all’analisi obiettiva compiuta segni clinici di maltrattamenti pregressi e non sono altresì emersi altri elementi tali da richiedere provvedimenti cautelari diversi dal ricovero in una struttura adeguata per le prestazioni fornite, mentre il quadro clinico è stato costantemente monitorato allo scopo di permettere all’animale il raggiungimento di altra struttura veterinaria presso la quale è stato destinato al ricovero.
Nel rispetto di quanto sopra l’UOS Sanità Veterinaria e Igiene Alimentare ha posto in essere tutte le iniziative utili per soccorrere l’animale, fermo restando che a seguito di un colpo di calore, è sempre possibile l'insorgenza di condizioni mediche potenzialmente pericolose anche a distanza di tempo. Purtroppo nella giornata odierna siamo stati informati del sopravvenuto decesso del cane dalla struttura veterinaria tedesca di destinazione dove lo stesso era stato indirizzato per proseguire le cure.
l’UOS Sanità Veterinaria e Igiene Alimentare ritiene di aver operato con la massima tempestività e diligenza essendosi adoperata per prestare le possibili cure del caso ed avendo collaborato con gli ausiliari del Giudice per l’accertamento dei fatti che hanno determinato l’evento e che saranno oggetto di separata valutazione dell’Autorità Giudiziaria.
L’Istituto Sicurezza Sociale per il tramite del Dipartimento Prevenzione, UOS Sanità Veterinaria e Igiene Alimentare, offre, e continuerà ad offrire, la propria collaborazione all’Apas destinando ad essa risorse economiche e materiali oltre che umane compresa la professionalità dei suoi operatori a tutela della salute degli animali.
Nel caso di specie l’Istituto Sicurezza Sociale non assisterà passivamente qualora venissero intraprese azioni legali nei confronti di una delle sue unità operative dai soggetti citati, confermando comunque sin da ora quanto dichiarato in premessa circa la presente e futura collaborazione con l’APAS.
Il Dipartimento di Prevenzione dell’Istituto per la Sicurezza Sociale
Riproduzione riservata ©