L’Assemblea del 25 marzo ha dato pieno mandato al Partito per riprendere il confronto con le forze politiche, allo scopo di costruire un percorso in grado di ricompattare l’area riformista e di arginare la sua frammentazione. Gli incontri sono iniziati mercoledì 21 con Sinistra Unita e giovedì 22 con il Partito Socialista e Civico 10. Il PSD ha posto al centro di questi incontri la necessità di confrontarsi sulle cose da fare, sui temi urgenti che possano dare risposte alle emergenze del Paese. È urgente lavorare sui temi concreti e sostenerli. Il PSD ha riconfermato l’impegno nell’azione di Governo e la lealtà verso gli alleati nel portare a termine gli obiettivi del programma condiviso con la Coalizione “Bene Comune”. La proposta è quella di ragionare su una nuova prospettiva di aggregazione delle forze riformiste, per garantire la necessaria solidità nelle proposte e nelle competenze necessarie a concretizzare le idee riformiste e guidare il Paese. È fondamentale saper rielaborare la politica per trasformarla in azione e in risposte concrete ai cittadini: questo richiede un grande momento di unità. Durante gli incontri è stato sottolineato che qualsiasi percorso si intraprenda è bene costruirlo con le persone in un processo che lavori nel profondo, perché amalgamarsi e trovare l’equilibrio richiede il tempo e i passaggi necessari. Abbiamo radici comuni, dobbiamo partire da questo per proiettarci verso il futuro. A tal fine il PSD si è fatto promotore di un tavolo di confronto e di lavoro tra le quattro forze politiche, che partirà entro maggio, per costruire un progetto comune di prospettiva. In particolare, con il Partito Socialista è emersa la disponibilità ulteriore per una condivisione sui temi che riguardano le attuali emergenze del Paese, sulle quali la Maggioranza sta lavorando, disponibilità che il PSD intende valorizzare al meglio per rendere più efficace l’azione riformista
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